
SANTA MARIA CAPUA VETERE. Dopo un lungo percorso giudiziario e mesi di valutazioni da parte della magistratura, per Carmine Memoli arriva il via libera alla detenzione domiciliare. L’uomo, condannato per una vicenda di bancarotta fraudolenta commessa a Salerno, stava scontando la pena presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Nelle scorse ore è giunta l’ordinanza firmata dal Magistrato di Sorveglianza Marco Puglia, che autorizza l’esecuzione della pena residua nella propria abitazione di Bellizzi.
L’istanza era stata presentata già nel 2023, ma la procedura ha richiesto un lungo iter di esame: la Procura ha trasmesso il fascicolo al Magistrato di Sorveglianza soltanto il 27 novembre 2025, consentendo la valutazione finale. L’ordinanza indica che la domanda è risultata ammissibile poiché la pena residua è inferiore ai limiti previsti dalla legge, non ricorrono motivi di pericolosità sociale e non risultano collegamenti con ambienti criminali. Inoltre, la Direzione del carcere ha attestato la buona condotta di Memoli durante tutto il periodo di detenzione.
Decisivo anche il ruolo della famiglia, considerata un solido riferimento per un percorso di reinserimento. Il Magistrato ha infatti sottolineato “l’esigenza di una progressiva e guidata reintegrazione del condannato nel contesto socio-familiare di appartenenza”.
La misura prevede precisi obblighi: tra questi il divieto di allontanarsi dal domicilio, il divieto di comunicare con persone pregiudicate, il divieto di detenere armi e l’obbligo di mantenere contatti con l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna. Memoli dovrà inoltre raggiungere da solo la propria abitazione, senza scorta, e presentarsi al Commissariato competente una volta giunto a Bellizzi.
Il provvedimento segna la fine di una lunga fase detentiva per Memoli, difeso dall’avvocato Pasquale Delisati, che aveva seguito l’intera procedura, inclusa la trasmissione delle notifiche e l’interlocuzione con gli uffici competenti.

