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Detenuto chiama 118 dopo malore poi scompare

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Nella mattinata di oggi, presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere/S. Tammaro, si è verificato un intervento del servizio 118 richiesto dal cardiologo di turno della struttura per un presunto malore accusato da un detenuto.

Secondo quanto ricostruito, all’arrivo dell’equipaggio sanitario il detenuto non è stato immediatamente individuato all’interno del reparto. Dopo alcuni minuti di ricerche, l’uomo è stato rintracciato dagli operatori e dal personale penitenziario.

Il medico avrebbe segnalato la necessità di una valutazione cardiologica più approfondita, motivando la chiamata con i tempi ritenuti non brevi per effettuare la visita interna alla struttura. L’équipe del 118, giunta sul posto con un’ambulanza, ha eseguito le verifiche previste dal protocollo.

Resta da chiarire perché la richiesta sia stata indirizzata direttamente al servizio di emergenza territoriale, solitamente attivato per situazioni di urgenza clinica o malori improvvisi segnalati alla centrale operativa. La natura dell’intervento e la necessità di eventuali accertamenti specialistici saranno ora oggetto di valutazione da parte delle competenti autorità sanitarie e penitenziarie.

Un ulteriore elemento emerso riguarda la presenza dei familiari del detenuto, arrivati all’esterno del carcere mentre erano in corso le operazioni del 118. Al momento non è stato chiarito chi abbia contattato i congiunti, poiché tale comunicazione è di competenza esclusiva della direzione dell’istituto. Sono in corso accertamenti interni per ricostruire l’esatta origine dell’avviso.

La vicenda sarà approfondita sia dal personale sanitario della struttura penitenziaria sia dalla direzione del carcere, al fine di chiarire la dinamica dei fatti e la correttezza delle procedure adottate.

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