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Il prefetto sospende i 4 arrestati: ecco chi reggerà il Comune. I capi d’imputazione e i fatti

Santa Maria a Vico. La Prefetta di Caserta, Lucia Volpe, con provvedimento adottato in data odierna, ai sensi dell’art. 11, comma 2, del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 (Legge Severino), ha accertato la sussistenza della causa di sospensione dalla carica del Sindaco di Santa Maria a Vico Andrea Pirozzi, del Vice Sindaco e Assessore alle politiche sociali, pari opportunità e politiche giovanili Veronica Biondo e del consigliere comunale Giuseppe Nuzzo, nei confronti dei quali il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Napoli ha disposto la misura cautelare della detenzione domiciliare.

Il provvedimento è stato notificato al Presidente del Consiglio comunale per la comunicazione all’organo consiliare.
In base alle previsioni contenute nello Statuto comunale, le funzioni di Sindaco saranno esercitate
dall’ “Assessore non esterno più anziano di età”.

Quindi sarà Carmine De Lucia detto il colonnello il facente funzioni.

 

Quali sono i pilastri su cui si poggia l’accusa della DDA nei confronti degli arrestati di questa mattina al Comune di Santa Maria a Vico.

Scambio elettorale politico mafioso; induzione indebita a dare o promettere utilità; rilevazione e utilizzazione di segreti d’ufficio e favoreggiamento personale.

In concorso tra loro (Pirozzi, Biondo, Nuzzo Giuseppe e Marcantonio Ferrara) hanno accettato la promessa di Piscitelli Raffaele, Nuzzo Domenico, De Lucia Clemente e Taverna Caterina, di procurare i voti degli appartenti al clan e dei soggetti ad essi legati, in cambio dell’erogazione di utilità e di soddisfare gli interessi del clan:

  • L’assunzione di Gennaro Iannone, fedelissimo dei cervinari,  con contratto a tempo pieno presso la società di Sepe Carmine con sede in Napoli, aggiudicatrice dell’appalto della pubblica illuminazione del comune di Santa Maria a Vico, con la promessa di future utilità per la suddetta azienda.

Iannone ha avuto la qualifica professionale di elettricista per impianti esterni nelle costruzioni sul posto.

Con l’aggravante di aver favorito l’organizzazione camorristica denominata clan Massaro

 

 

  • Poi c’è la vicenda del chiosco in piazza San Marco, in gestione a Nuzzo Pasqualina.

Qui sono coinvolti, oltre alla suddetta, Raffaele Piscitelli e Andrea Pirozzi.

I primi due beneficiari, omettendo di richiedere al responsabile dell’ufficio tecnico l’adozione dei provvedimenti sanzionatori di competenza, tra cui l’ordinanza di abbattimento del chiosco.

Questo perché il chiosco veniva costruito in muratura, e veniva ricavato un piano interrato, con superficie complessivamente occupata per mq 52, difformemente da quanto prescritto dall’atto di concessione comunale.

Veniva procurato un danno patrimoniale al Comune, parti alla relativa sanzione amministrativa da comminare per l’abuso commesso.

Con l’aggravante di aver agevolato il clan camorristico Massaro.

 

Inoltre per questa vicenda c’è una omissione della richiesta dei canoni concessori al Comune per poco più di 2 mila euro.

Le rivelazioni 

  • In un altro capo di imputazione compaiono l’ex carabiniere Molaro e Pirozzi in quanto il primo dice al sindaco dell’esistenza di indagini a carico del ras Nuzzo Domenico.

Poi sempre l’ex carabiniere rivela alla moglie di Iannone Gennaro l’esistenza di esposti che parlano di accordi tra Pirozzi e Domenico Nuzzo e altri candidati al consiglio comunale.

 

I nomi degli arrestati

Andrea Pirozzi, sindaco

Veronica Biondo, vicesindaco

Giuseppe Nuzzo, consigliere comunale

Marcantonio Ferrara ex assessore comunale, poi dimissionario

Domenico Nuzzo alias Mimmariello pluripregiudicato e già detenuto

Raffaele Piscitelli alias ‘o Cervinaro pluripregiudicato e già detenuto

 

Gli indagati a piede libero

Clemente De Lucia classe 65 via Appia SMav

Gennaro Iannone classe 71 via San Marco

Adolfo Molaro classe 64 Cervinara

Vincenzo Morgillo classe 81 via Nazionale

Pasqualina Nuzzo classe 68 via Chiesa SMav

Carmine Sepe classe 80 Portici

Caterina Taverna classe 74, via San Marco

 

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