
Aversa. Dopo la notizia dell’omicidio avvenuto nel cuore di Aversa, emergono nuovi particolari che alimentano l’inquietudine intorno a una vicenda ancora avvolta nel mistero. L’uomo, Catalin Ionita, un 45enne di origine romena, è stato ucciso con tre colpi d’arma da fuoco esplosi da distanza ravvicinata in un edificio abbandonato di via Diaz, in una zona centrale della città, frequentata abitualmente da persone senza fissa dimora e stranieri. Il delitto è avvenuto a pochi passi dalla stazione, in pieno giorno e sotto gli occhi increduli di alcuni passanti.
Il corpo è stato trovato all’interno di un locale fatiscente utilizzato come rifugio di fortuna. I colpi lo hanno raggiunto al volto e all’addome, rendendo vano l’intervento dei soccorsi. Il magistrato di turno ha disposto il trasferimento della salma all’ospedale di Giugliano per l’autopsia, che chiarirà ulteriori dettagli balistici. Ma la dinamica fa pensare a un’esecuzione vera e propria, maturata in un contesto ancora tutto da decifrare.
Le indagini della Squadra Mobile di Caserta si stanno concentrando sulla vita della vittima, un soggetto mai emerso prima nelle banche dati delle forze dell’ordine. Nessun precedente, nessun legame accertato con ambienti criminali noti. Ma non si esclude nulla: dai rancori personali a contrasti legati ad attività illecite, passando per possibili tensioni interne tra gruppi di stranieri dediti a piccoli reati, come furti o rapine in appartamenti, spesso registrati proprio nei dintorni della zona del delitto.
Gli agenti hanno ascoltato alcuni connazionali dell’uomo e testimoni presenti nei pressi della scena del crimine. Nessuno però ha fornito elementi utili per risalire all’identità dell’assassino, che si sarebbe dileguato subito dopo l’agguato.
Tra le ipotesi investigative c’è anche quella di una vendetta scaturita da un contrasto interno per la spartizione del bottino di precedenti azioni criminali. Intanto, la città resta scossa da un omicidio avvenuto in una zona centralissima, in pieno giorno, con modalità che richiamano scenari ben più inquietanti di quanto Aversa sia abituata a vivere.