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Accoltellato da fidanzatina 16enne che non accettava rottura: ha il polmone perforato

Maddaloni. Una discussione tra adolescenti, sfociata in un atto violento, ha scosso la comunità di Maddaloni nella serata di venerdì. In villa comunale “Imposimato”, un ragazzo di 17 anni è stato colpito da una coltellata alla schiena. A impugnare l’arma, secondo le prime indagini, sarebbe stata la fidanzatina, una sedicenne, durante un litigio nato per motivi legati alla gelosia. I due si erano lasciati e lei non ha accettato la separazione.

Il giovane, gravemente ferito, è stato immediatamente soccorso e trasportato all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dove è stato sottoposto a un intervento per una perforazione polmonare. Le sue condizioni sono considerate serie, ma al momento non è in pericolo di vita.

Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Maddaloni, che hanno avviato le indagini per chiarire con precisione la dinamica dell’accaduto. La ragazza, originaria delle palazzine di via Serao, è stata denunciata per tentato omicidio: inizialmente avrebbe negato, ma successivamente, anche alla luce degli accertamenti e delle testimonianze, ha ammesso il gesto, compiuto — a quanto pare — con un piccolo coltello, in un momento di forte rabbia.

Le prime ricostruzioni parlano di una relazione instabile tra i due adolescenti, fatta di litigi frequenti e tensioni emotive. Diversi amici presenti durante l’aggressione hanno descritto la coppia come coinvolta in un rapporto complicato, segnato da insicurezze e reazioni impulsive.

Gli investigatori hanno già acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza della villetta e stanno recuperando ulteriori filmati dalle zone circostanti. Una decina di coetanei è stata già ascoltata per raccogliere altri elementi utili. La Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli sta seguendo il caso e valuterà se adottare misure restrittive nei confronti della giovane. Al momento M.S. è stata denunciata a piede libero per tentato omicidio.

L’episodio, drammatico e inaspettato, riporta al centro dell’attenzione la fragilità affettiva di molti adolescenti e la necessità di percorsi educativi più solidi per prevenire gesti estremi.

 

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