
Di seguito la nuova struttura dirigenziale:
Al vertice della macchina organizzativa ci sarà ancora Nicola Serao, confermato nel ruolo di Direttore Generale del vivaio: un nome che non ha bisogno di presentazioni per chi conosce la storia recente del club. Serao rappresenta una figura di continuità e garanzia nella gestione dei giovani falchetti.
A guidare il progetto tecnico è stato invece scelto Saverio De Rienzo, nuovo Responsabile del Settore Giovanile, il cui curriculum parla chiaro: anni di esperienza nella formazione calcistica di club professionistici, ora al servizio della Casertana.
Accanto a lui, nel ruolo di Direttore Tecnico, ci sarà Antonio Prisco, figura di riferimento per l’impostazione metodologica e la valorizzazione delle potenzialità dei ragazzi. Al suo fianco Emilio De Matteo, che contribuirà con un ruolo strategico nell’organizzazione del lavoro sul campo.
-Primavera: il cuore pulsante del vivaio
Particolare attenzione è stata riservata alla Primavera, considerata la categoria ponte verso la prima squadra. A dirigere il gruppo sarà il Team Manager Vincenzo Privato, garanzia di ordine e professionalità, mentre in panchina siederà Simone Battistelli, nominato Allenatore in Prima. Al suo fianco, nel ruolo di Vice Allenatore, ci sarà Domenico D’Ambrosio, mentre Antonio Russo seguirà con attenzione e competenza i portieri, ricoprendo il ruolo di Preparatore dei Portieri.
-Le Under: spazio alla competenza e alla passione
Confermata la linea verde anche per le categorie inferiori, affidate a tecnici giovani ma già molto apprezzati nel panorama calcistico giovanile:
Under 17: guidata da Dario Canelli
Under 15: sotto la direzione di Vincenzo Paritario
A completare lo staff delle categorie giovanili, il ruolo di Team Manager delle Under sarà ricoperto da Olindo Salvatore, a testimonianza dell’attenzione meticolosa della società anche nei dettagli organizzativi.
-Obiettivo: crescita, identità e futuro
La Casertana guarda al futuro con rinnovato entusiasmo e con un progetto giovanile sempre più strutturato. L’intento è chiaro: formare non solo calciatori, ma uomini. Valorizzare i giovani talenti del territorio, offrire una metodologia moderna e inclusiva, e creare una filiera virtuosa che porti stabilmente i migliori prospetti ad affacciarsi sul palcoscenico del professionismo.