
NAZIONALE – Dal 25 luglio 2025, chi vive una situazione di disagio psicologico ma ha difficoltà economiche potrà presentare domanda per ottenere il Bonus Psicologo.
Il contributo rappresenta un aiuto concreto per coloro che desiderano iniziare un percorso di supporto psicologico ma non possono sostenerne autonomamente i costi.
Il bonus prevede un contributo massimo di 1.500 euro per ciascun beneficiario, da utilizzare sotto forma di voucher presso psicoterapeuti aderenti all’iniziativa. La cifra effettivamente erogata dipende dalla situazione economica del richiedente, con importi differenziati in base all’ISEE. L’aiuto più consistente spetta a chi ha un ISEE inferiore a 15mila euro, ma anche chi si trova in fasce di reddito più alte, fino a 50mila euro, può comunque ottenere un contributo parziale.
La misura è rivolta a tutti i cittadini italiani senza limiti di età, purché residenti sul territorio nazionale. Oltre alla possibilità di richiedere il bonus per sé stessi, è consentito presentare domanda per figli minorenni o per persone soggette a tutela legale. Le domande potranno essere inviate esclusivamente online tramite il sito dell’INPS, accedendo con credenziali SPID, CIE o CNS all’area personale dedicata al bonus per la psicoterapia. Il periodo utile per inoltrare la richiesta si chiuderà il 24 ottobre 2025.
Una volta chiusa la fase di raccolta delle domande, l’INPS stilerà le graduatorie su base regionale e provinciale, seguendo l’ordine cronologico di presentazione e privilegiando chi ha un ISEE più basso. I beneficiari selezionati riceveranno un codice univoco da utilizzare per prenotare le sedute con psicoterapeuti che hanno aderito all’iniziativa e che saranno consultabili attraverso l’elenco pubblicato sulla piattaforma dell’INPS.
Ogni seduta potrà essere rimborsata fino a un massimo di 50 euro, e il contributo sarà versato direttamente allo specialista, senza alcun anticipo da parte del paziente. È importante ricordare che il bonus deve essere utilizzato entro 180 giorni dalla sua assegnazione, pena la perdita del diritto al beneficio.