
SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Si è chiuso con una transazione il contenzioso che il comune aveva avviato con la ditta Tecnores che negli anni passati aveva provveduto ai lavori di ristrutturazione e riqualificazione della ex casa comunale di via Cappabianca e dell’ex Istituto per ciechi e sordomuti, “Gaetano Cappabianca”.
L’importo definitivo dell’atto transattivo ammonta a 450 mila euro che verranno versati alla ditta in tre trance di cui la prima entro la fine del mese in corso.
Il credito vantato dalla ditta, sulla base di revisione prezzi ed altre spese sopraggiunte, era molto più consistente, ma gli uffici competenti con i rispettivi legali sono pervenuti all’accordo transattivo dopo una lunga ed intensa trattativa.
I lavori per la ristrutturazione e il restauro dell’ex casa comunale di via Cappabianca che ora ospita alcuni uffici del tribunale penale, furono finanziati con 4 milioni e 360 mila euro, mentre quelli per il recupero dell’ex istituto Cappabianca ottennero un finanziamento di ben 6 milioni di euro dei quali 4 milioni e 800 mila a carico della Regione e 1 milione e 200 mila euro a carico del bilancio comunale. Ma su questo ultimo immobile il discorso sarebbe troppo lungo e penoso dal momento che lo stesso si trova in deprecabile stato di abbandono dopo essere stato depredato di tutto ciò che poteva essere asportato.
E’ uno degli esempi di come si spreca il pubblico danaro senza che le istituzioni, in questo caso il comune, riesca a mettere a profitto il recupero di un immobile che per anni è stato uno dei fiori all’occhiello della città. E sembra che, come si apprende dai soliti bene informati, si stia approntando un esposto alla Procura Regionale della Corte dei Conti per verificare il regolare svolgimento di tutto l’iter amministrativo e contabile dei lavori per lo storico immobile.