
NAZIONALE – Anche a giugno 2025 è confermato il pagamento dell’assegno unico universale per i figli a carico. Tuttavia, a causa della disposizione del calendario, alcuni beneficiari potrebbero ricevere il bonifico con qualche giorno di ritardo rispetto al consueto.
L’INPS inizierà i pagamenti da venerdì 20 giugno 2025, ma solo per le famiglie che hanno già percepito il beneficio nei mesi precedenti e non hanno segnalato modifiche sostanziali nella propria situazione. Chi ha presentato una nuova domanda o ha comunicato variazioni rilevanti, come ad esempio la nascita di un figlio o cambiamenti nell’ISEE, riceverà l’importo alla fine del mese successivo alla richiesta.
Ricordiamo che l’assegno unico spetta a tutte le famiglie con figli fiscalmente a carico. È previsto per i figli minorenni, anche a partire dal settimo mese di gravidanza. Spetta anche per i figli maggiorenni fino ai 21 anni, purché frequentino corsi scolastici o universitari, formazioni professionali, svolgano tirocini o lavori con reddito inferiore a 8.000 euro annui, siano registrati come disoccupati presso i centri per l’impiego oppure aderiscano al servizio civile universale. Per i figli con disabilità, l’assegno è riconosciuto senza limiti di età.
Dal 1° gennaio 2025 l’INPS ha aggiornato gli importi tenendo conto dell’inflazione, calcolata allo 0,8% secondo i dati ISTAT. Tuttavia, gli aumenti effettivi entreranno in vigore solo da luglio. Fino ad allora, gli importi restano quelli già in vigore: l’importo minimo è di 57,50 euro per figlio in caso di ISEE superiore a 45.939,56 euro, mentre l’importo massimo arriva a 201 euro per chi ha un ISEE inferiore a 17.227,33 euro. Per i figli tra i 18 e i 21 anni l’importo varia da un minimo di 28,70 euro a un massimo di 97,70 euro in base all’ISEE.
Alcune famiglie dovranno presentare una nuova domanda per non perdere il beneficio. È il caso di chi non ha mai ricevuto l’assegno, di chi ha una richiesta in stato di decadenza, rinuncia, revoca o rifiuto, e di chi ha segnalato variazioni rilevanti, come la nascita di nuovi figli, cambiamenti nella condizione di disabilità o nello status scolastico dei figli tra i 18 e i 21 anni, oppure modifiche nelle modalità di pagamento.
Infine, per ricevere l’importo pieno dell’assegno è necessario aggiornare l’ISEE entro il 30 giugno 2025. In assenza di un ISEE valido, l’INPS erogherà solo l’importo minimo previsto per ciascun figlio, senza riconoscere eventuali arretrati.