
REGIONALE. Narcotraffico internazionale tra chat criptate e telefoni blindati: rientra in Italia Kevin Kurti, ricercato nell’operazione “Champions League”
È atterrato questa mattina all’aeroporto di Roma Fiumicino, proveniente da Durazzo (Albania), il 37enne Kevin Kurti, ricercato internazionale sfuggito alla cattura durante un’operazione antidroga lo scorso 17 gennaio. L’uomo è stato consegnato dalle autorità albanesi a quelle italiane ed è ora sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
Kurti è uno dei 29 indagati nell’ambito dell’inchiesta “Champions League”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – DDA e condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli. L’indagine ha svelato una fitta rete di traffico internazionale di stupefacenti, con ramificazioni in Olanda e Spagna e un’organizzazione logistica e comunicativa estremamente sofisticata, basata sull’utilizzo di chat e telefoni criptati considerati, almeno inizialmente, “inattaccabili”.
L’arresto del 37enne era avvenuto lo scorso 5 febbraio a Durazzo, nell’ambito di una complessa attività investigativa internazionale che ha visto la collaborazione tra la Polizia di Stato albanese, i Carabinieri italiani, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale ed Europol.
L’inchiesta ha documentato l’esistenza e l’attività di due distinte organizzazioni criminali operanti nell’area metropolitana di Napoli, entrambe coinvolte nel traffico organizzato di cocaina e hashish. Sebbene non collegate direttamente tra loro, le due organizzazioni condividevano lo stesso canale di approvvigionamento dello stupefacente, con base logistica in Spagna.
Il ritorno di Kevin Kurti in Italia rappresenta un nuovo, importante passo nella strategia repressiva contro i traffici internazionali di droga e le strutture criminali che li gestiscono. Ora l’indagato sarà sottoposto a ulteriori accertamenti giudiziari, con l’intero impianto accusatorio in mano alla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea.