
AVERSA. Una scena agghiacciante si è verificata ieri sera, intorno alle 20, all’angolo tra viale Olimpico e le zone limitrofe ad Aprile e Intrigo. Una donna, visibilmente scossa e ferita, chiedeva aiuto in mezzo alla strada. Aveva la testa fasciata, il corpo coperto di lividi e in uno stato confusionale ha gridato più volte che il marito l’aveva picchiata, portandole via anche soldi e telefono.
Due donne che stavano facendo una camminata veloce si sono fermate per prestarle soccorso. “Era una signora anziana, disperata, in lacrime. Nessuno si fermava, la gente filmava col cellulare come se fosse uno spettacolo”, racconta una delle testimoni. “Abbiamo chiamato i carabinieri, che hanno poi smistato la richiesta al pronto soccorso. Alla fine un’ambulanza è arrivata e la donna è stata portata via.”
Oltre alla violenza subita dalla vittima, ciò che più colpisce è la reazione – o meglio, la non-reazione – dei passanti. “La cosa più vergognosa è stata l’indifferenza: c’erano persone che riprendevano con il telefono, ma nessuno si è avvicinato per darle una mano. Nessuno. È questa la società in cui viviamo?”
L’episodio riaccende i riflettori su due temi drammaticamente attuali: la violenza sulle donne e l’apatia sociale. L’abitudine di trasformare ogni evento in contenuto da condividere ha ormai superato la soglia del buonsenso e dell’umanità.
Chi ha assistito alla scena chiede ora che si faccia luce sull’accaduto, ma soprattutto lancia un appello: “Non giriamoci dall’altra parte. Fermiamoci. Aiutiamo. Non limitiamoci a filmare la sofferenza degli altri. Perché domani potrebbe toccare a noi.”