
Giugliano. Questa mattina, Francesco Mallardo, 74 anni compiti il primo aprile, uno dei boss più potenti della malavita di Napoli è deceduto in Emilia Romagna, dove da giorni era ricoverato in una struttura riabilitativa, dopo aver lasciato il carcere proprio per motivi di salute.
Era a capo del suo omonimo clan e insieme ai Contini e ai Licciardi, formò l’Alleanza di Secondigliano. Il ras stava scontano 30 anni di reclusione. Era conosciuto come “Ciccio ‘e Carlantonio”. La notizia relativa al suo decesso è stata confermata dal suo legale.
La storia del clan Mallardo
Il Clan Mallardo è nato negli anni ’70 a Giugliano in Campania, città natale di Francesco Mallardo, e da lui guidata insieme al fratello Giuseppe, ora detenuto e al cugino Feliciano, morto nel 2015. Tale clan, dopo una faida con un altro clan i Maisto, prese il controllo della città.
Il clan ebbe un ruolo principale anche nella fondazione della “Nuova Famiglia”, cartello di camorra nato per contrastare la “Nuova Camorra Organizzata”, organizzazione camorristica nata dalla mente di Raffaele Cutolo “O’ Professor”.
I due fratelli Mallardo erano conosciuti col suffisso “di Carlantonio”, nominativo ereditato dal padre Domenico, conosciuto come “Mimì di Cralantonio”.
Il padre dei due venne assassinato nel 1967. Nonostante i numerosi processi, non è stato mai accertato chi gli abbia tolto la vita, ma stando ad alcuni collaboratori di giustizia, pare siano stati i membri del clan Maisto, e all’agguato, pare abbia partecipato il boss Alfredo Maisto, morto anni dopo nel 1976 e i tre figli Luigi, Antonio e Enrico, tutti e tre uccisi rispettivamente nel 1979, 1987, e 1882 in Abruzzo,
I due fratelli Mallardo, per l’omicidio di Luigi Maisto, agguato in cui il fratello Enrico è rimasto ferito, sono stati condannati con 16 anni di reclusione. Mentre i fratelli Luigi e Guglielmo Giuliano, boss pentiti di Forcella, sono stati condannati a 9 anni e 4 mesi.
Stando alle parole di “Lovigino” il figlio del boss Maisto, quest’ultimo era stato assassinato per garantire l’ascesa al potere dei fratelli Mallardo, i quali volevano anche vendicarsi per la morte del padre.
Successivamente, i due fratelli, sono stati assolti in appello per non aver commesso il fatto.
L’Alleanza di Secondigliano
Nel corso degli anni, il clan Mallardo è stato protagonista di molte inchieste giudiziarie, e e tali inchieste hanno portato alla luce molte informazioni, dimostrando come il clan avesse ottenuto un enorme potere e influenza oltre i confini di Giugliano, riuscendo a mettere le mani anche sulla politica.
Tale ascesa è legata all’Alleanza di Secondigliano, che vede al vertice, oltre i Mallardo anche i Contini e Liccardi. Alleanza stabilita anche da unioni matrimoniali, infatti Francesco Mallardo, Gennaro Licciardi, poi morto nel 1994, ed Eduardo Contini erano cognati dato che avevano sposato tre sorelle.
Mallardo fu poi arrestato nel 2003 dopo un periodo di latitanza.