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“Cecere un disastro annunciato”, l’ex gruppo di minoranza indica i colpevoli

Capodrise. In questo week end è uscito il manifesto del gruppo consiliare di minoranza, Viva Capodrise, capeggiato dall’ex sindaco Vincenzo Negro.

Negro e company riassumono in modo preciso quanto è accaduto in 11 mesi di gestione Cecere, titolando così: Un disastro annunciato.

Una definizione calzante senza ombra di dubbio, d’altronde dai palchi della campagna elettorale e dalle conferenze dello scorso anno il professore di via Santa Croce lo aveva ampiamente previsto che sarebbe finita così. Andarono proprio nei dettagli, anche su Cecere, considerato acerbo per il suo ruolo.

Viva Capodrise sintetizza i 10 punti principali che sono l’emblema della gestione di Nicola Cecere: perdita di finanziamenti importanti, affidamenti di lavori a parenti (poi revocati dopo la denuncia della stessa opposizione), il PUC lasciato in un cassetto.

Per non parlare di punti focali come il campo sportivo che era l’ossessione dell’ex sindaco e della necessaria strada di collegamento via Retella-Recale. Tutto lasciato in second’ordine.

Negro stigmatizza anche come non sia stata seguita la convenzione con il concessionario dell’area del centro commerciale che avrebbe dovuto portare ulteriori benefici, roba grossa che è stata lasciata lì, come se nulla fosse. Davvero incredibile…

Un quadro negativo sotto tutti i punti di vista, ma d’altronde quando 11 consiglieri comunali su 16 decretano la fine di un’amministrazione, non ci sarebbe molto altro da aggiungere. Per Nicola Cecere sindaco la bocciatura è stata sonora,  senza appello, perchè è arrivata dalla presa di coscienza di 6 consiglieri comunali e 3 gruppi politici che hanno determinato la sua vittoria a giugno ’24.

Nel manifesto Viva Capodrise sottolinea che questi 11 mesi sono stati solo all’insegna dei continui litigi per la spartizione di poltrone, con una maggioranza senza una visione.

Si parla di scelte politiche affidate a dipendenti comunali e decisioni prese dal solo gruppo Siamo Capodrise, quello di Cecere.

Immobilismo totale, così come ammesso dallo stesso sindaco.

L’ultima parte del manifesto delinea il gruppo Siamo Capodrise come responsabile del disastro annunciato, arrivato di fatto a determinare la terza caduta anticipata di un’amministrazione.

E’ la verita, quando ci sono di mezzo i soliti soggetti, finisce sempre così. In meno di 10 anni hanno creato solo danni alla comunità, i numeri ed i fatti parlano chiaro.

Di solito utilizziamo dei soprannomi per indicare questi personaggi.

Giunti a questo punto non ne vale manco più la pena, i cittadini devono solo sperare che si facciano da parte, per concentrarsi solo sulla loro attività professionale.

State lontani dalla politica, non vi mettete più in mezzo, abbiamo un po’ di dignità, quasi un’intera città ve lo sta chiedendo.

Se così dovesse essere le speranze di una ripresa per Capodrise aumenteranno sensibilmente.

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