
ARIENZO/CERVINARA. I Carabinieri della Stazione di Cervinara hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Avellino nei confronti di Giuseppe Moscatiello, 24 anni, già sottoposto alla misura della detenzione domiciliare. Il giovane, originario di Cervinara ma con legami e frequentazioni anche nell’area di Arienzo, dove in effetti venne fermato la prima volta dopo l’agguato, è stato trasferito in carcere per scontare una condanna definitiva.
Condanna definitiva dopo il ricorso rigettato
L’arresto arriva a seguito della decisione della Corte di Cassazione che ha rigettato il ricorso presentato dai legali di Moscatiello contro la sentenza emessa in secondo grado dalla Corte d’Appello di Napoli. La Suprema Corte ha così reso irrevocabile la condanna a 10 anni e 8 mesi di reclusione per concorso in omicidio volontario e detenzione abusiva di arma da fuoco.
Omicidio Zeppetelli: confermate le responsabilità
La sentenza della Cassazione ha confermato quanto già deciso nei precedenti gradi di giudizio, accogliendo in pieno le richieste delle parti civili e ribadendo le responsabilità penali di Alessio Maglione, 32 anni, e dello stesso Moscatiello. Entrambi erano stati ritenuti coinvolti nell’assassinio di Nicola Zeppetelli, avvenuto a Cervinara il 19 febbraio 2022.
Il trasferimento in carcere
Con il rigetto del ricorso, la pena è divenuta esecutiva. Dopo le formalità di rito, Moscatiello è stato prelevato presso la sua abitazione e condotto nella struttura penitenziaria competente, dove sconterà la condanna stabilita.
Il caso Zeppetelli aveva scosso l’intera Valle Caudina e ha lasciato strascichi anche nelle comunità limitrofe, come quella di Arienzo, che negli anni non è rimasta immune da episodi di cronaca legati al contesto caudino.