
Aversa. La Corte di Cassazione ha deciso di annullare il provvedimento che coinvolgeva un ufficiale dei carabinieri, Fabio Cagnazzo, originario di Aversa, chiedendo una nuova valutazione delle prove. Il nodo centrale: le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, giudicate inutilizzabili.
Le contestazioni iniziali
Secondo le ipotesi investigative, Cagnazzo sarebbe stato implicato in un traffico di sostanze stupefacenti nella zona di Acciaroli, un’attività che sarebbe stata scoperta dall’allora sindaco Angelo Vassallo, poi assassinato. Gli inquirenti ipotizzavano che l’ufficiale avesse coperto chi stava organizzando l’omicidio, promettendo in anticipo un depistaggio delle indagini, che si sarebbe poi concretizzato fin dalle prime ore dopo il ritrovamento del cadavere, deviando i sospetti verso un noto trafficante, Bruno Humberto Damiani, mai formalmente accusato per l’omicidio.
Dichiarazioni ritenute inutilizzabili
Le indagini del Riesame si basavano in parte sui racconti di Romolo Ridosso, coindagato, e sulle testimonianze del collaboratore Eugenio D’Atri, che avrebbe riferito di una presunta confessione di Ridosso e del coinvolgimento anche di altri militari, tra cui Cagnazzo e Lazzaro Cioffi di Casagiove. Tuttavia, la Cassazione ha ritenuto non valide le parole di D’Atri: alla riapertura del fascicolo, non sarebbe stato ascoltato di nuovo dagli investigatori, rendendo quelle dichiarazioni non utilizzabili in aula.
Dubbia credibilità del dichiarante
La Suprema Corte ha inoltre chiesto al Tribunale del Riesame di esaminare con attenzione l’attendibilità dello stesso Ridosso, che solo dopo anni di silenzio e affermazioni contrastanti avrebbe offerto una nuova versione dei fatti. Se tale cambiamento fosse motivato dal desiderio di ottenere vantaggi penitenziari, la sua credibilità risulterebbe ulteriormente compromessa, secondo i magistrati.
Richiesta di ulteriori approfondimenti
I giudici invitano infine a riflettere sul presunto accordo per alterare le indagini: su quali basi si può ritenere che Cagnazzo abbia rafforzato il piano criminale con la promessa di un depistaggio? Una questione, questa, che il nuovo collegio del Riesame dovrà affrontare nel dettaglio.