
CASAL DI PRINCIPE. La quinta sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, si è pronunciata su un caso che ha coinvolto un cittadino di Casal di Principe, il quale aveva presentato ricorso contro un provvedimento della Prefettura di Caserta.
La vicenda nasce dal divieto di detenzione di armi e munizioni imposto al cittadino in questione. Secondo quanto emerso, l’uomo risultava indagato per diversi episodi, tra cui l’emissione di assegni senza provvista su un conto corrente già estinto, il possesso ingiustificato di un carnet di assegni, di un giubbotto antiproiettile e persino di una microspia per intercettazioni ambientali. Non solo: da ulteriori accertamenti disposti dalla Prefettura erano emersi altri elementi preoccupanti, che mettevano in dubbio l’affidabilità dell’uomo rispetto a un uso corretto e sicuro delle armi.
Il quadro si è aggravato con la scoperta di precedenti penali per omesso versamento di ritenute previdenziali, violenza privata, lesioni e reati contro la famiglia. A tutto questo si sono aggiunti i rapporti di frequentazione con soggetti pregiudicati per reati legati ad armi ed esplosivi, reati ambientali, oltre alla segnalazione di un episodio in cui l’uomo, durante un diverbio con un poliziotto, si sarebbe spacciato anch’egli per agente di polizia, tenendo un comportamento minaccioso e scurrile.
Contro il provvedimento della Prefettura, il cittadino – tramite il suo legale – si era rivolto al Tar sostenendo che le contestazioni mosse riguardassero episodi ormai risalenti nel tempo, e che quindi non sarebbero idonee a mettere in dubbio la sua buona condotta attuale. A suo dire, inoltre, non avrebbe mai riportato condanne definitive e avrebbe mantenuto un comportamento irreprensibile.
Tuttavia, il Tar ha respinto il ricorso, ritenendolo infondato. Secondo i giudici, il provvedimento della Prefettura è perfettamente legittimo, in quanto finalizzato a prevenire situazioni di pericolo per la sicurezza pubblica, evitando che una persona non ritenuta affidabile possa avere la disponibilità di armi.