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Affari del clan, decise 3 posizioni dopo gli arresti: le scelte per ras e imprenditore

PARETE/CASTEL VOLTURNO. Il Tribunale del Riesame di Napoli ha accolto la richiesta di annullamento presentata dalla difesa di Nicola Pezzella, imprenditore di Casal di Principe, arrestato due settimane fa con l’accusa di associazione mafiosa.

Secondo quanto emerso durante l’udienza, i fatti contestati a Pezzella nel recente provvedimento cautelare erano già conosciuti agli investigatori nel 2023, all’epoca del suo precedente arresto per estorsione. Di conseguenza, il Riesame ha ritenuto che non sussistessero gli elementi per confermare la nuova misura, disponendo l’annullamento del provvedimento restrittivo.

Restano invece in carcere, come deciso dal medesimo collegio, gli imprenditori Antonio Fusco e Hermal Hasany. I due devono rispondere di gravi accuse: estorsione aggravata e concorso esterno in associazione mafiosa, in riferimento alla fazione dei Casalesi. Secondo gli inquirenti, entrambi avrebbero avuto ruoli di rilievo nella gestione delle attività illecite, contribuendo a mantenere attivo il controllo del territorio da parte del clan.

Nei prossimi giorni è attesa un’altra decisione importante: il Tribunale del Riesame sarà chiamato a pronunciarsi sulla posizione di Nicola Gargiulo, soprannominato “Capitone”. Anche per lui, la procura ha contestato il reato di associazione mafiosa, ritenendolo uno degli esponenti principali della cosca dei Bidognetti tra i comuni di Parete e Lusciano.

Questo caso si inserisce in un filone investigativo più ampio.  Il verdetto su Pezzella rappresenta quindi un precedente significativo per l’intera vicenda, aprendo nuovi scenari anche per gli altri indagati coinvolti nell’inchiesta antimafia coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia.

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