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“Sono Adriano”: ma è il figlio del ras fuggito per comprare droga con gli amici. Ora è in cella

 

MARCIANISE. Aveva detto di chiamarsi Adriano e di dove andare a Caivano con gli amici. I militari hanno scoperto che in realtà il nome era diverso, ma il motivo della visita no: cercare droga per lo sballo di Pasqua. ​Francesco Buanno, 40 anni, noto pregiudicato di Marcianise e figlio del defunto Fabio Buanno, figura di spicco del clan Belforte, è stato nuovamente arrestato per evasione e false generalità.

Sabato scorso, Buanno ha violato gli arresti domiciliari, concessi esclusivamente per motivi di spesa, recandosi a Caivano, presumibilmente per acquistare sostanze stupefacenti. Fermato dai carabinieri della tenenza di Caivano senza documenti, ha fornito false generalità, dichiarando di chiamarsi “Adriano”. L’inganno è stato presto scoperto, e Buanno è stato arrestato per evasione e dichiarazione di false generalità.​

Martedì, presso il tribunale di Napoli Nord, si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto. Nonostante la gravità dei reati contestati, il giudice ha disposto nuovamente gli arresti domiciliari, accogliendo le argomentazioni del suo legale, l’avvocato Pasquale Delisati. Tuttavia, il giudice ha successivamente emesso un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare, disponendo la custodia in carcere.

Oggi, gli agenti del commissariato di polizia Marcianise hanno eseguito il provvedimento, trasferendo Buanno in carcere.​ I poliziotti hanno bussato alla sua porta questo pomeriggio poco prima delle 15, sapendo di trovarlo in casa, visto che dai domiciliari può andare via solo dalle 12 alle 14 per fare la spesa. Lo hanno tratto in arresto e portato in carcere a Santa Maria Capua Vetere.

Le fughe tra Inps e pasticceria

Questo episodio si aggiunge a una serie di violazioni delle misure cautelari da parte di Buanno. Nel novembre 2024, era stato sorpreso in pigiama sul pianerottolo dei vicini, lontano dalla sua abitazione, violando così le condizioni degli arresti domiciliari. In quell’occasione, il giudice aveva deciso di non aggravare la misura cautelare, mantenendo Buanno ai domiciliari. ​

A dicembre 2024, Buanno era stato nuovamente arrestato per evasione, dopo essersi recato all’INPS senza autorizzazione. Nonostante la difesa presentata dal suo avvocato, il tribunale aveva disposto l’aggravamento della misura cautelare, ordinando il trasferimento in carcere. ​

Buanno è attualmente imputato per una rapina avvenuta nell’agosto 2024 presso la pasticceria Coppola di Marcianise. Insieme al presunto complice Luigi Iadicicco, armato di machete, fece irruzione nel locale, aggredendo il titolare e sottraendo l’incasso di circa 100 euro.

La vicenda di Francesco Buanno evidenzia le difficoltà nel gestire misure alternative alla detenzione per individui con precedenti penali significativi e una propensione alla recidiva. Le autorità giudiziarie e le forze dell’ordine continuano a monitorare attentamente la situazione, al fine di garantire la sicurezza pubblica e l’effettiva esecuzione delle pene.

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