Castel Volturno. Bambini costretti ad assistere a scene che neanche di notte dovrebbero avere spazio sulle nostre strade. Succede a Ischitella, dove la prostituzione è diventata una presenza costante e sfacciata, anche in pieno giorno e nei luoghi più frequentati da famiglie e minori. L’associazione FreeCastelVolturno ha deciso di rompere il silenzio, inviando una lettera accorata al sindaco Pasquale Marrandino per denunciare una situazione ormai fuori controllo.
«Non si tratta solo di disagio – scrivono – ma di una vera e propria ferita al decoro della città. Le segnalazioni parlano di donne che si aggirano in abiti succinti a pochi metri dai parchi giochi e dalle scuole, incuranti della presenza di bambini». Una quotidianità diventata ormai surreale, in cui i più piccoli si trovano davanti a siparietti bollenti che hanno il sapore dell’assurdo.
Ma il dato più inquietante, secondo l’associazione, è che molti degli uomini che si fermano in auto per contrattare prestazioni sessuali potrebbero essere padri di famiglia. Padri che si appartano con le lucciole sotto gli occhi di bambini che potrebbero essere i loro figli. O, peggio ancora, proprio i compagni di scuola dei loro figli. Una spirale di degrado che annulla ogni confine tra vita privata e spazio pubblico, lasciando cicatrici invisibili nella crescita dei più giovani.
Secondo i residenti, il punto più critico è la rotonda principale, diventata “teatro a cielo aperto” di approcci espliciti e comportamenti che nulla hanno a che fare con la normale convivenza civile. «Siamo esasperati – raccontano i cittadini – non possiamo più far finta di niente, i nostri figli fanno domande a cui non dovremmo rispondere».
FreeCastelVolturno chiede un intervento immediato per restituire un minimo di serenità alla comunità. «La nostra non è una crociata moralista – precisano – ma una richiesta di rispetto. Vogliamo poter camminare per strada senza dover abbassare lo sguardo o deviare percorso per proteggere i più piccoli».
La lettera inviata alle istituzioni è un chiaro invito ad agire: «Non possiamo lasciare che la normalità venga stravolta da queste immagini indecenti. La dignità del territorio è in gioco».