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Fratelli assassinati davanti al bar, processo al via dopo un quarto di secolo

CASAL DI PRINCIPE. Giustizia dopo oltre due decenni. Si è aperto davanti al giudice per le indagini preliminari Visco, presso il Tribunale di Napoli, il processo per l’omicidio dei fratelli Pietro e Vincenzo Aversano, avvenuto nel 1999 a Casal di Principe.

A processo sono finiti cinque esponenti di rilievo del clan dei Casalesi: Domenico Bidognetti, Alessandro Cirillo, Mario e Francesco Cavaliere, e Giuseppe Dell’Aversano. Durante la prima udienza, il giudice ha accolto la richiesta di costituzione delle parti civili. I legali degli imputati hanno poi avanzato istanza di rito abbreviato per tutti gli assistiti, ad eccezione di Cirillo. L’udienza è stata aggiornata all’11 giugno.

L’agguato risale all’aprile del 1999. Secondo le ricostruzioni, fu Domenico Bidognetti a dare l’ordine di uccidere Pietro Aversano come rappresaglia per l’assassinio di Salvatore Bidognetti, episodio che si inserisce nella faida interna tra il gruppo Bidognetti e quello guidato da Salvatore Cantiello, detto “Carusiello”. Ad agire materialmente furono gli altri quattro imputati, che raggiunsero un bar dove si trovava la vittima designata e aprirono il fuoco. Nell’attacco perse la vita anche Vincenzo Aversano, fratello di Pietro, colpito per errore.

 

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