Capua. A Capua si consuma una vicenda che ha scosso la comunità locale e che pone interrogativi urgenti sulle politiche sociali e sull’assistenza alle persone in difficoltà. Una donna anziana, dopo essere stata sfrattata dalla sua abitazione per rischio crollo, ha vissuto per un periodo in un bed & breakfast grazie a un’accoglienza temporanea. Oggi, però, quella sistemazione non c’è più. Da alcune settimane, la signora dorme per strada, spostandosi da un luogo all’altro, ma trovando spesso rifugio davanti al portone del Comune, proprio sotto gli occhi di chi, secondo molti, avrebbe dovuto intervenire per tempo.
La sua è una storia che racconta di solitudine, di emergenze abitative ignorate, e di risposte istituzionali che non sono arrivate. L’episodio ha suscitato indignazione anche all’interno del Consiglio comunale, dove la consigliera Melina Ragozzino ha espresso parole durissime nei confronti dell’amministrazione guidata dal sindaco e dalla vicesindaca con delega alle politiche sociali.
«Certe cose non devono succedere a nessuno — ha dichiarato la consigliera — specialmente quando si è responsabili di uno sfratto di una persona anziana e in difficoltà». Secondo Ragozzino, non si tratta di mancanza di soluzioni, ma di volontà politica: «Le soluzioni sono tante, ma io vedo assenza di politica e di umanità. Il Sindaco e la Vicesindaco sapevano già di questa situazione e dovrebbero sentire un obbligo morale, non solo fare chiacchiere da PROPAGANDA. Fare il politico non è un obbligo!».
La consigliera ha poi lanciato un attacco diretto al governo cittadino, accusandolo di menefreghismo e insensibilità sociale: «Non volendo rimarcare che i loro stipendi sono anche dei cittadini, avrebbero potuto cedere un quarto dell’indennità per sopperire ad un fitto nelle more di una risoluzione. Ma la verità è che sono dei MENEFREGHISTI».
Ragozzino conclude con un appello forte e un’accusa esplicita: «La GIUNTA TUTTA, di SINISTRA, continua ad incassare 10.000 euro al mese e non si mettono 300 euro a disposizione per un fitto per una povera signora sfrattata da loro. Vergognatevi, andate a casa, non siete degni. DIMETTETEVI!».
Il caso riapre il dibattito sulla gestione dell’emergenza abitativa e sui limiti del sistema di protezione sociale nei confronti delle fasce più fragili.
La nota congiunta dell’opposizione
Ha fatto il giro dei social l’immagine della cittadina capuana che si è sistemata alla meglio sotto la porta del Comune perché sfrattata da un alloggio comunale. Levata di proteste dei consiglieri comunali di minoranza per condannare tale situazione. I consiglieri comunali Massimo Antropoli, Fernando Brogna, Pietro Di Rauso, Melina Ragozzino, Gianfranco Vinciguerra hanno fatto pervenire una nota sulla vicenda.
“La storia della nostra concittadina costretta, a seguito di sfratto da parte del Comune, a vivere per strada, deve dare l’idea di quanto questa amministrazione di sinistra sia sempre più lontana dai bisogni e necessità dell’intero tessuto sociale, ma sia ben impegnata a tutelare altri interessi. Una lontananza dai bisogni di tanti cittadini che troppo spesso si sentono smarriti e abbandonati, dando luogo ad un atteggiamento di distacco dalle persone e dalle loro esigenze molto discutibile. Poco prima di Natale 2024 segnalammo, a chi di competenza, che sfrattare una cittadina da un appartamento di proprietà comunale, tra l’altro assegnataria di un alloggio pubblico di cui mai aveva potuto usufruire perché occupato abusivamente da altri, era assurdo e si sarebbe dovuto provvedere per tempo a trovare una idonea collocazione. Ogni ulteriore nostra sollecitazione non ha sortito alcun effetto e chi doveva adoperarsi in quanto politicamente deputato a farlo, dal sindaco all’assessore ai servizi sociali, ha preferito dedicare il proprio tempo a vedere come meglio mettere in piedi un altro carrozzone politico come il consorzio dei servizi sociali, piuttosto che adempiere ad un dovere morale e istituzionale e tutelare una cittadina in difficoltà. Di chi è la responsabilità politica di tutto ciò? Chi dovrebbe adoperarsi affinché non accadono questi tristi episodi? Da dicembre ad oggi, chi non ha voluto che la nostra concittadina finisse su una sedia sotto il Comune cercando riparo e chiedendo che le venisse garantito un suo diritto? Siamo vicini alla nostra concittadina, lo abbiamo fatto lontano dai riflettori e dalla platea social, continueremo a farlo e a denunciare la grande irresponsabilità ed incapacità di questi amministratori. L’auspicio nostro è che si possa risolvere al più presto e nel migliore dei modi questa spiacevole vicenda e che si evitino nel futuro altre simili situazioni prevenendo e scongiurando “ sfratti” in danno di persone in difficoltà che vedono lesa la propria dignità. C’è bisogno di soluzioni definitive e non interventi che offrono solo delle soluzioni temporanee” . così i cinque consiglieri comunali di minoranza.
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