
Pignataro Maggiore. Cade un’altra testa nello scacchiere criminale casertano. Secondo quanto riferitoda Cronache, Pietro Ligato avrebbe iniziato un percorso da collaboratore di giustizia. La notizia, ancora priva di conferme ufficiali, emerge da ricostruzioni basate su indiscrezioni investigative e resoconti processuali. Ligato, noto esponente del clan Lubrano-Ligato di Pignataro Maggiore e figlio del defunto fondatore della cosca Raffaele Ligato, è stato coinvolto in un importante processo per estorsione e lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.
Nel corso degli anni, il suo nome è stato legato a numerose vicende di camorra. Le indagini coordinate dalla DDA di Napoli hanno ricostruito un sistema di estorsioni decennali nel settore delle onoranze funebri, con richieste di pagamento a imprenditori locali per mantenere il controllo del mercato.
La presunta decisione di Ligato di collaborare con la giustizia rappresenterebbe una svolta clamorosa, considerando il suo ruolo di rilievo all’interno del clan.
Se confermata, la sua scelta potrebbe avere conseguenze significative per gli equilibri criminali nell’area di Pignataro Maggiore e per le indagini in corso sulla camorra locale. Si attendono dunque le prime dichiarazioni depositate alla Dda e soprattutto l’eventuale adesione di familiari, alcuni dei quali coinvolti in processi insieme a lui.