
SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Una meritoria iniziativa è stata programmata dall’Associazione culturale “Magna Capys” dei cui è presidente Paolo Del Forno. E’ stata lanciata una raccolta fondi (circa 4.000) euro per riprodurre a grandezza naturale la famosa statua in marmo, la cosiddetta “Afrodite di Capua” , portata alla luce nel 1750 nel corso degli scavi nell’Anfiteatro Campano ed ora esposta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli .
L’iniziativa, che ha riscosso unanimi consensi in ambito culturale e sociale, si propone di realizzare una copia della famosa statua di Capua, con un’altezza di circa due metri e venti e poi, di offrirla alla città di Santa Maria Capua Vetere che sceglierà dove poterla posizionare a ricordo delle bellezze artistiche ed archeologiche della città.
La raccolta fondi avverrà attraverso una piattaforma on line del gruppo bancario Credit Agricole e che è interessato può chiedere maggiori informazioni alla segreteria dell’associazione. Ma a questo punto, una domanda ci sorge spontanea. Perché l’amministrazione comunale con l’assessore alla cultura non interviene con un sostanzioso versamento all’associazione per lo scopo di cui sopra, in considerazione dell’alto valore culturale e turistico per la zona che potrà fregiarsi di un famoso reperto scoperto nell’anfiteatro e che potrebbe addirittura diventare un nuovo simbolo della città ? E così, invece di elargire contributi a pioggia a favore di comitati e associazioni varie cittadine, si potrebbe ben inserirsi in questa iniziativa che ha lo scopo di valorizzare il patrimonio artistico e culturale dell’antica città di Capua. O no ?

