
Santa Maria a Vico. Era stato arrestato in flagranza 3 giorni fa e condotto in carcere con l’accusa di maltrattamenti, estorsione e lesioni gravi, nei confronti della moglie 37enne; il santamariano Giuseppe C., pregiudicato, è stato scarcerato e sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento, con braccialetto elettronico, e non potrà trovarsi a meno di 500 metri dalla moglie.
Questa la decisione del giudice Orazio Rossi in sede di convalida dell’arresto, il 46enne è stato difeso dall’avvocato Carlo Perrotta.
Una situazione che va avanti da diverso tempo, diversi i precedenti tra questi due coniugi, con lei sempre vessatam, questo avrebbe esposto la signora nella denuncia querela nei confronti del coniuge. Per lei 10 giorni prognosi.
Martedì scorso, così come avevamo riportato in anteprima, Giuseppe C., ha dapprima colpito la moglie con una chiave metallica all’altezza dello zigomo sinistro, poi l’ha centrata alla testa con una lampada, strattonandola con forza fino a farla cadere per la scale ed esclamando: “Non chiamare i carabinieri altrimenti ti ammazzo”.
Questo nel tentativo di consegnargli la somma di denaro di 50 euro.
Poi una volta giunti i carabinieri ha proferito le seguenti parole: “Inutile che venite da me, io non vado da nessuna parte, uno non può nemmeno picchiare la moglie? E’ una t… e quelle come lei si picchiano”.
I carabinieri della locale stazione nel corso delle operazioni di martedì hanno sequestrato la chiave metallica di quelle che si usano per smontare le bombole e una lampada a neon.
Una situazione davvero terribile che si trascinava da un poiu e su cui è stata messa la parola fine.