
Villa di Briano/Casal di Principe. La sentenza che coinvolge Maurizio Zammariello e Bernardo Ciervo nell’assassinio di Crescenzo Laiso è ora definitiva.
La Corte di Cassazione ha stabilito che le pene inflitte ai due uomini non subiranno modifiche: dieci anni di reclusione per Zammariello e tre per Ciervo, come stabilito in secondo grado dalla Corte d’Assise d’Appello di Napoli.
L’omicidio risale al 20 aprile 2010 e avvenne a Villa di Briano. Secondo la ricostruzione giudiziaria, l’ordine di eliminare Laiso fu impartito da Nicola Schiavone, all’epoca figura di spicco del clan dei Casalesi e oggi collaboratore di giustizia. Il ruolo di Zammariello sarebbe stato quello di attirare la vittima nel luogo dell’agguato, mentre Ciervo si sarebbe occupato di procurare ai sicari un motociclo rubato, successivamente dato alle fiamme per eliminare ogni traccia.
Laiso fu assassinato perché sospettato di essersi appropriato di parte dei guadagni provenienti dalle estorsioni del clan. La decisione della Cassazione conferma così le responsabilità dei due imputati, mettendo fine all’iter processuale.