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Rischiano stangata per rapina, poi il colpo di scena: “Non è mai avvenuta”

CASALUCE. Si è concluso con una piena assoluzione il processo a carico di D.P.D. e M.I., accusati di rapina aggravata per un episodio risalente al 2017. Il verdetto è stato pronunciato oggi dal Tribunale di Napoli Nord, II Sezione Collegio B, presieduto dal Dr. Giuseppe Cioffi, che ha riconosciuto l’inesistenza del reato contestato. I due imputati sono di Casaluce dove si sono svolti i fatti.

Gli imputati, difesi dagli avvocati Vincenzo Coppola, Vincenzo Brunzo e Generoso Grasso, sono stati assolti con formula piena “perché il fatto non sussiste”, ai sensi dell’articolo 530, comma 1, del Codice di Procedura Penale. La sentenza ha messo fine a un lungo e complesso iter processuale, nel corso del quale la difesa è riuscita a dimostrare che la rapina, al centro delle accuse, non era mai avvenuta.

Una decisione che ribalta completamente le richieste avanzate dall’Ufficio di Procura, che aveva sollecitato una condanna a 6 anni e 6 mesi per D.P.D. e a 7 anni per M.I. Tuttavia, le argomentazioni della difesa e l’analisi delle prove hanno portato il Tribunale a stabilire l’assoluta inconsistenza delle accuse, sancendo la non colpevolezza degli imputati.