
CASAL DI PRINCIPE. “Ho appreso della revoca della mia nomina da assessore alle Politiche sociali da un semplice decreto sindacale, senza preavviso, in maniera improvvisa e con un documento protocollato. Non c’è stato alcun un confronto pacifico fra me e il sindaco di Casal di Principe prima di questa decisione da parte di Ottavio Corvino che, in ogni caso, ritengo arbitraria e ingiusta”.
Così Rosa Coppola, assessore del Comune di Casal di Principe che oggi – 6 Marzo 2025 – ha appreso la notizia della revoca del suo incarico da parte del sindaco.
“Ciò che mi fa più male – continua Coppola – è interrompere all’improvviso il lavoro svolto fino ad ora per e con la città e per i cittadini. Con questi ultimi c’è sempre stato un contatto diretto e cordiale, così come dovrebe essere fra amministratori e cittadini. Tra l’altro, ritengo che il testo di revoca della mia delega da parte del sindaco Ottavio Corvino sia pieno di imprecisioni e offese nei mie confronti, non supportate da fatti nè dalla realtà. Fra i motivi della revoca del mio incarico, si parla di “personale pubblicizzazione non corretta dell’operato dell’Amministrazione” che avrebbe ingenerato “confusione e smarrimento del cittadino”. E’ una dichiarazione falsa: ho sempre condiviso con gli altri membri della giunta ogni mia comunicazione all’esterno del lavoro svolto per il Comune e, se anche fosse stato reso pubblico qualche azione, non capisco perchè limitare la libertà di un assessore rispetto al lavoro svolto e prima condisivo. Il presunto “disiallineamento politico” che mi viene imputato è un pretesto anche questo non vero. Chiederò al sindaco di quale disiallineamento si tratta. Sarebbe politicamente corretto uno scambio di vedute prima di gettare all’aria un progetto che stavamo costruendo. Se il motivo, poi, sono alcune mie assenze, mai oltre le tre previste, nelle riunioni di giunta, posso dire che erano giustificate da un problema familiare che riguardava mia madre, ricoverata per oltre due mesi in ospedale.
Mi dispiace rendere pubblica una notizia privata, ma mi sento in dovere di spiegare ai cittadini che la lettura dei fatti non è quella descritta da Corvino. In ogni caso, le mie assenze sono state minori rispetto a quelle di altri componenti della giunta, ai quali mai viene fatto notare nulla. Lascio, dunque, questo incarico a malincuore e spero che la democrazia e la libertà di pensiero tornino a Casal di Principe al più presto.