
AVERSA. Un esponente della nota famiglia di imprenditori normanni, A.M.P., è stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di una sentenza definitiva emessa dalla Corte d’Appello di Sassari. L’imprenditore dovrà scontare una pena di un anno e dieci mesi di reclusione per tentata violenza sessuale, reato commesso nel 2012 a Porto Cervo.
Secondo quanto riportato da Cronache, la vicenda risale a una notte di festa nella rinomata località sarda, quando Pozzi avrebbe tentato di abusare della colf impiegata nella sua villa. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, l’uomo avrebbe aggredito la donna, colpendola con calci e pugni nel tentativo di sopraffarla. La vittima, riuscita a sfuggire all’aggressione, si mise in salvo e ricevette immediata assistenza.
A seguito della denuncia e delle indagini, il tribunale di primo grado aveva condannato Pozzi a due anni e tre mesi di reclusione. In seguito ai ricorsi e all’iter processuale, la Corte d’Appello ha rideterminato la pena in un anno e dieci mesi, confermandone la colpevolezza.
Dopo la pronuncia definitiva, i carabinieri hanno eseguito l’ordine di carcerazione, portando l’imprenditore in una casa circondariale dove sconterà la pena. La vicenda ha suscitato clamore anche a livello locale, considerando il rilievo della famiglia Pozzi nel panorama economico della zona.
L’arresto di Alfredo Maria Pozzi rappresenta l’epilogo di una vicenda giudiziaria durata oltre un decennio, riportata ora agli onori della cronaca con l’esecuzione della sentenza definitiva.