Caserta/Maddaloni. Spaccio e criminalità: richieste di condanna per tre imputati, assolti in otto
Nel processo sulle attività illecite del gruppo Della Ventura, la Procura ha avanzato richieste di condanna per tre persone coinvolte nella gestione dello spaccio di droga a Caserta, mentre ha chiesto l’assoluzione per altri otto imputati, tra cui Concetta Buonocore e Maddalena Della Ventura.
Le richieste del pubblico ministero
Durante l’udienza presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il pm Luigi Landolfi ha chiesto pene significative per gli imputati considerati principali responsabili del traffico di stupefacenti. Tra questi, Michele Maravita, genero di Antonio Della Ventura, per il quale è stata proposta una condanna a 14 anni di reclusione. Per Giuseppe Orefice la richiesta è di 12 anni, mentre per Agostino Vergone la pena invocata è di 18 anni.
Parallelamente, il pm ha sollecitato l’assoluzione per diversi altri imputati, tra cui Concetta Buonocore, moglie del boss Della Ventura, e Maddalena Della Ventura, sua figlia. La richiesta di non colpevolezza riguarda anche Vincenzo Carbone, Maximiliano Carponi, Consiglia D’Angelo, Alfonso D’Itri, Pasquale Maio e Felice Tunisino.
Il ruolo degli imputati
Le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia hanno delineato un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di droga nel territorio casertano. Secondo l’accusa, Maravita avrebbe assunto un ruolo di comando nella gestione dell’attività illecita, con Vergone come stretto collaboratore. Orefice, invece, sarebbe stato il mediatore con i fornitori di stupefacenti, che venivano riforniti dalle piazze di spaccio del napoletano.
Il processo in corso
La fase processuale è entrata nel vivo con le arringhe degli avvocati difensori, che continueranno a esporre le loro argomentazioni nella prossima udienza, prevista per marzo.
Le prossime udienze saranno decisive per stabilire il destino degli imputati e chiarire eventuali responsabilità nel presunto sistema di spaccio gestito dal gruppo Della Ventura.
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