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Scandalo 104, rischio colpo di spugna: l’ombra della prescrizione sui sussidi falsi

CAPUA/AGRO AVERSANO/AGRO ATELLANO/MARCIANISE/SAN FELICE A CANCELLO. Udienza davanti al gup Gaudiano del processo i sullo scandalo 104 in provincia di Caserta. Grazie ad un’indagine minuziosa le fiamme gialle scoprirono Decine di sussidi di invalidità concessi a furbetti grazie a certificati medici compiacenti e il pm Sergio Occhionero, nel chiudere le indagini, ha invocato il rinvio a giudizio per 65 persone.

Oggi il collegio difensivo, composto dagli avvocati Nicola Russo, Paolo Di Furia, Raffaele Carfora, Luigi Corsiero, Mario Griffo, Vincenzo Cortellessa e Gaetano Laiso, ha sollevato delle eccezioni in merito ad incompetenza territoriale ed inoltre ad alcune posizioni che non è stato fatto stralcio.Il gup si è riservato ed ha rinviato all’udienza del 30 settembre 2025: sul processo c’è il rischio prescrizione.

Mazzette per avere la 104

Nel corso delle indagini la Guardia di Finanza di Aversa scoprì un vero e proprio tariffario con tangenti da 5mila euro per ottenere il doppio del punteggio e ottenere l’agognata invalidità.  Gli indagati sono accusati a vario titolo di  corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso insieme ad altre persone. L’Inps ha collaborato proficuamente con fiamme gialle e Procura che ha condotto alla scoperta di un sistema fraudolento che aveva consentito a circa ottanta persone di ottenere falsi riconoscimenti di invalidità. L’istituto ha inviato dalla Direzione generale di un’apposita Commissione medico-legale che ha permesso di revisionare riconoscimenti sprovvisti dei requisiti necessari e di revocare benefici non dovuti.