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Violenze e torture in carcere su minorenni, la decisione del Gip per due agenti

Macerata Campania/Aversa. Violenze su minori nel carcere minorile, la decisione del gip.

Dal 2022, nel carcere minorile Cesare Beccaria di Milano, degli agenti hanno perpetrato violenze e torture ai danni di detenuti minorenni.

Gli agenti sono accusati, di maltrattamenti aggravati dalla minorata difesa e dall’abuso di potere, tortura aggravata anche attraverso omissione, lesioni aggravate e falso ideologico e oltre a ciò, c’è stata anche una tentata violenza sessuale da parte di un agente ai danni si un detenuto.

I reati contestati, sarebbero avvenuti a partire dal 2022, le vittime, dodici ragazzini in totale.

Tra i vari episodi il più violento e crudele è stato quello in cui un ragazzino è stato vittima di un brutale pestaggio da parte di 7 agenti.

Il ragazzo è stato ammanettato dietro la schiena e poi picchiato brutalmente con calci, pugni, schiaffi, ed è stato colpito persino ai genitali.

Oltre tali violenze, è stato messo in isolamento per 10 giorni, costretto a dormire su una tavola di legno.

Tra gli agenti indagati, ci sono Giuseppe Di Cerbo, di Macerata Campania, e Salvatore Imbimbo, di Aversa. Il gip Stefania Donadeo, ha deciso di revocare gli arresti domiciliari ai due imputati, e ha sostituito la loro pena con una più leggera, ovvero la sospensione del servizio.

Stando al giudice, le esigenze cautelari attuali, anche per il lasso di tempo trascorso dai fatti, possono ritenersi soddisfatte con la misura della sospensione dal servizio in istituti penitenziari.

In tale modo, il pericolo che gli indagati possano di nuovo commettere quelle violenze sembra essere preservato e quindi gli stessi non perpetreranno nuovamente tali abusi.

Sono stati i legali che difendono i due a presentare istanza di revoca ai domiciliari, istanza accolta.