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Uccide vicino dopo lite, giudice lo manda a casa del figlio

Parete (red. cro). Il tribunale del Riesame ha concesso gli arresti domiciliari ad Armando Ortodosso, 74enne di Parete che quindici giorni fa uccise il vicino di casa Sebastiano Tessitore per una lite sul parcheggio del condominio che si protraeva da tempo. Ortodosso andrà a scontare gli arresti a casa di un figlio che è agente penitenziario.

Davanti al gip confessó che caricò la pistola calibro 9×21 legalmente detenuta con cinque colpi ma ne sparò 4, poi salì nel suo appartamento ripose il colpo insieme agli altri: nella cassaforte i carabinieri trovarono 46 proiettili su 50 detenuti, come l’arma. L’uomo, un muratore, chiarmò il figlio poliziotto penitenziario dopo aver commesso il delitto.

Il gip di Napoli Nord ha deciso di mantenere Ortodosso in custodia cautelare presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, nonostante la mancanza di pericolo di fuga e le sue precarie condizioni di salute. Le indagini sull’omicidio sono ancora in corso, anche se la dinamica dell’evento sembra abbastanza chiara. Gli investigatori hanno interrogato vari testimoni, soprattutto residenti nel condominio di sei piani dove è avvenuto il tragico episodio. La tensione nel condominio è palpabile: la moglie di Ortodosso ha preferito trasferirsi da parenti, mentre i figli dei due protagonisti sono ancora presenti sul luogo, affrontando insieme questa difficile situazione. I litigi tra Ortodosso e Tessitore erano frequenti, ma nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbero culminati in un omicidio.