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Melorio, pressing per aprire il Psaut subito: “Territorio allo stremo”

SANTA MARIA CAPUA VETERE. «Sulla salvaguardia dell’Ospedale Melorio non si può abbassare la guardia». È il grido d’allarme lanciato dai consiglieri Raffaele Aveta e Italo Crisileo del gruppo “Alleanza per la città – Movimento 5 Stelle” di Santa Maria Capua Vetere.

«A oltre un mese di distanza dalla manifestazione dei cittadini davanti al presidio ospedaliero – spiega Aveta – abbiamo rilanciato il tema nella fase preliminare dell’ultimo consiglio comunale. Siamo ancora in attesa di un intervento chiarificatore del direttore generale dell’Asl Caserta e le voci che ci arrivano sono sempre più preoccupanti: si va verso una marginalizzazione dell’offerta sanitaria per un vasto territorio con circa 150mila utenti. Per il Melorio, ad esempio, si parla di occupare una parte dei posti letto al terzo piano per i detenuti della casa circondariale e per la nascita di un piccolo polo per i disturbi dell’alimentazione. Tutte cose necessarie e importanti, senza dubbio, ma nulla si dice sulla riattivazione del pronto soccorso o sulla permanenza dell’Unità di terapia intensiva coronarica. Se a questo aggiungiamo che anche l’ipotesi di un grande ospedale tra Santa Maria e Capua nell’area della caserma Andolfato sembra tramontata, abbiamo di fronte un quadro a tinte più che fosche, con tempi di realizzazione sui quali il sindaco si permette addirittura il lusso di ironizzare come se fosse un problema di poco conto».

Per queste ragioni, nel preannunciare nuove mobilitazioni in difesa del presidio sammaritano, Aveta rilancia: «In attesa della riapertura del pronto soccorso, Blasotti si attivi almeno per l’apertura di uno Psaut (presidio sanitario per le urgenze territoriali) al Melorio: ci sono le condizioni tecniche e il personale per poterlo fare. Può diventare un punto di riferimento per il territorio, soprattutto perché collegato ai servizi già attivi all’interno del nosocomio sammaritano, per non privare 150mila cittadini di un livello minimo di offerta sanitaria per le emergenze».

In ogni caso, conclude il leader dell’opposizione, «chiederemo ad horas la convocazione di un apposito consiglio comunale straordinario, invitando formalmente il direttore generale Blasotti e i sindaci del distretto, per discutere sul futuro della sanità nel territorio di Santa Maria Capua Vetere e dei Comuni dell’area circostante».