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Allarme Tachipirina, si rischia l’avvelenamento: ecco quando

NAZIONALE – Tra i farmaci da banco antidolorifici e antinfiammatori, la Tachipirina è sicuramente quella più famosa. Contiene come principio attivo il paracetamolo che è presente anche in molti tanti altri farmaci. Il paracetamolo è utilizzato per il trattamento del dolore acuto e cronico e anche per curare la febbre. Si tratta di un principio attivo ritenuto sicuro e per questo viene somministrato anche a bambini e donne in gravidanza. Occhio però a non abusarne perché se usato in modo non corretto, si rischia l’avvelenamento.

Molto spesso l’avvelenamento da paracetamolo avviene in modo accidentale. Trattandosi di un farmaco da banco in libera vendita, può capitare che se ne assuma un sovra dosaggio. Può capitare ad esempio la somministrazione ravvicinata di Tachipirina e di un altro farmaco, come ad esempio il TachiFluDec o simili, senza sapere che anche in questo caso è presente una percentuale di paracetamolo.

Il Centro Antiveleni dell’ospedale Niguarda di Milano registra ogni anno, in media, circa 8mila sovra dosaggi da farmaci e il paracetamolo è il primo nella lista dei medicinali coinvolti negli errori di somministrazione nei bambini sotto i 6 anni. Si tratta quindi di un evento molto più comune di quanto si pensi.

Quali sono i sintomi e cosa si rischia

I sintomi iniziali di avvelenamento possono essere lievi come nausea, vomito e sudorazione eccessiva. Ma in casi più gravi può portare problemi al fegato, insufficienza epatica e persino la morte.

Per evitare problemi le dosi massime da assumere sono queste:

  • sotto i 10kg di peso: 7,5 mg, ripetibile ogni 4/6 ore max 4 volte al giorno. Dose massima per 24h: 30mg;
  • tra i 10 e i 50kg di peso: 15 mg, ripetibile ogni 4/6 ore max 4 volte al giorno. Dose massima per 24h: 60mg;
  • oltre i 50kg di peso: 1g, ripetibile ogni 4/6 ore max 4 volte al giorno. Dose massima per 24h: 4 g.