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Strisce blu, torna la cooperativa dopo la battaglia giudiziaria

SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). La gestione della sosta a pagamento sulle strisce blu con l’apposizione di ganasce e quant’altro è stata affidata nuovamente al consorzio di cooperative sociali di cui fa parte la cooperativa “Atena” che dal primo aprile scorso è entrata a pieno titolo nel servizio.

L’affidamento è avvenuto dopo una lunga vicenda giudiziaria amministrativa dalla quale la cooperativa, che da decenni gestisce il servizio in città anche con altre denominazioni, ne è uscita vincitrice costringendo il comune ad una spesa non indifferente per avvocati e spese di giustizia. Fra le altre incombenze alle quali la cooperativa dovrà far fronte vi sono la sostituzione completa degli attuali parcometri ed il rifacimento della segnaletica stradale. A tanto si è giunti dopo l’insorgere di una controversia con il comune per il pagamento della vecchia Tosap, richiesta alla quale la ditta si era opposta. Infatti, la società cooperativa che gestisce le aree di sosta a pagamento sul suolo comunale, non dovrà versare al comune né la TOSAP, né la TARI.

E’ quanto stabilito da una ordinanza della quinta sezione della Corte di Cassazione in funzione tributaria che ha accolto la richiesta della cooperativa Atena contro la pretesa del comune che chiedeva il pagamento delle tasse comunali. Ma vi è di più. Poiché un eventuale ricorso da parte dell’ente lo avrebbe potuto vedere soccombente nel ricorso al Consiglio di Stato, l’esecutivo ha indicato ai dirigenti di esperire tutte le iniziative per chiudere il contenzioso e “porre in essere gli atti amministrativi utili ad evitare le negative conseguenze derivanti e a salvaguardia degli interessi del Comune” . E’ stata anche valutata la possibilità di una risoluzione anticipata del contratto con la società cooperativa senza alcun onere a carico dell’amministrazione.

La controversia è stata risolta e tutto è tornato come prima per la gioia di tutti ed essenzialmente per la ditta. Ma sulla gara non si conoscono i termini, le modalità del servizio, l’agio che andrà al comune, il numero degli stalli e così via. Il tutto fra l’indifferenza dei politici che hanno lasciato la gestione della cosa pubblica a poche persone. Grandezza della democrazia che, lo ricordiamo, funziona con una maggioranza che governa ed una minoranza che dovrebbe controllare e vigilare. O no ? E qui il discorso diventerebbe troppo complicato.