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Allevatore a digiuno da 16 giorni: si nutre solo con un cappuccino la mattina

CASAL DI PRINCIPE/SANTA MARIA CAPUA VETERE. Oggi, 2 maggio 2024, è il sedicesimo giorno dal 17 aprile che Gianni Fabbris non mangia altro che un cappuccino al giorno. Il secondo giorno della terza settimana senza cibo.

Il portavoce del Movimento anche questa mattina ha sottolineato la sua decisione: “Siamo in mobilitazione con il Coordinamento degli allevatori da due anni e 4 mesi ; attendiamo che il Governo adotti i provvedimenti da ormai quasi un anno. Non ci fermeremo e io non interromperò lo sciopero della fame se gli impegni con gli allevatori non saranno mantenuti. La politica che sta per affrontare un passaggio importante con la Campagna elettorale delle Europee ha di fronte a se il passaggio inevitabile di dire come stanno realmente le cose e quali scelte assume di fronte all’evidenza ormai non più occultabile: questo Governo sceglie la strada di affrontare un problema che tutti gli altri (di tutti gli orientamenti politici) che si sono succeduti negli ultimi 40 anni hanno evitato di affrontare e, con la nomina del Commissario Nazionale, avvia una stagione nuova oppure prevarranno le lobbies di interessi speculativi che sono ingrassate nel frattempo?”

Conclude Fabbris “La questione è chiara e, fino a quando non ci saranno risposte, io porterò avanti il mio sciopero della fame semplicemente perché è il mio dovere farlo. Una esperienza dura che, ne sono consapevole, mette a rischio la mia salute ma che, certamente, non vale più dei rischi che le aziende che ho assunto l’onere di rappresentare e tutto il territorio stanno sopportando per i ritardi della politica nel dare seguito agli impegni. Chi, ancora in questi giorni, continua a cercare di intimidire gli allevatori e quanti li sostengono si può rassegnare. Cosi come si può rassegnare chi a Roma frappone continuamente ostacoli tramando nell’ombra. Ogni cosa che ci potrà accadere (compresi gli effetti sulla salute per quanto siamo obbligati a fare pur di richiamare la politica agli impegni) lo consideriamo una loro responsabilità diretta Non mancheremo di denunciarli sia nelle sedi di giustizia che di fronte all’opinione pubblica indicando i mandanti di quello che comincia a delinearsi come un vero ricatto alle istituzioni”.

Il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino si è convocato in assemblea con gli allevatori alle ore 19 del 3 maggio. Sarà il 17° giorno di sciopero della fame per Gianni Fabbris.