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Telefonate abusive dal carcere, 21 a processo. TUTTI I NOMI

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE/CASAL DI PRINCIPE/CASERTA/MONDRAGONE (red. cro.). La comunicazione con l’esterno senza autorizzazioni, attraverso chiamate non autorizzate, è diventata un fenomeno diffuso tra i detenuti, grazie all’uso di cellulari clandestini. Numerose indagini sono state avviate dopo il ritrovamento di tali dispositivi nelle carceri da parte degli agenti penitenziari.

Una di queste indagini, guidata dal pubblico ministero Valentina Bifulco, ha portato a processo 21 detenuti del carcere ‘Francesco Uccella’ di Santa Maria Capua Vetere. L’udienza è fissata per il prossimo 27 giugno davanti ai giudici del tribunale sammaritano. Si sospetta che abbiano effettuato circa 3.000 chiamate non autorizzate con telefonini di marca Alcatel.

Tra di loro ci sono Angelo Iaquinto, 36 anni, di Piedimonte Matese; Marco Gaudino, 30 anni, di Caserta; Gennaro Vallefuoco, 27 anni, di Villaricca; Salvatore D’Anza, 27 anni, di Acerra; Leandro Illiano, 35 anni, di Alghero; Daniele Pappalardo, 41 anni, di Paternò; Giulio De Matteo, 31 anni, di Maddaloni; Altin Markja, 41 anni, albanese; Giuliano Tessitore, 54 anni, di Sant’Antimo; Raffaele Sarracino, 31 anni, originario di Santa Maria Capua Vetere; Pasquale Verrone, 54 anni, di San Cipriano d’Aversa; Alessio De Falco, 22 anni, di Casale, nipote del boss Vincenzo ‘o fuggiasco’; Paolo Orlando, 46 anni, di Caserta; Raffaele Erardi, 30 anni, di Mugnano di Napoli; Fabio Orveto, 45 anni, di Mondragone; Daniele Cipriano, 35 anni, di Scafati; Pietro Del Core, 45 anni, di Caserta; Florin Gheorghe, 43 anni, della Romania; Massimo De Silvio, 42 anni, di Sora; Alberto Barbato, 41 anni, di Caserta; e Nicola Di Caterino, 26 anni, di Casale di Principe.