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Concorrenza sleale del miele cinese, apicoltori della valle in protesta a Roma

Valle di Suessola. In piazza Santi Apostoli a Roma, si sono riuniti in sit-in gli apicoltori italiani per dire basta alla concorrenza sleale del miele extra Ue, in particolare quello cinese, venduto a prezzi stracciati e non conforme agli standard qualitativi e di sicurezza alimentare. Alla protesta hanno partecipato compatti anche gli apicoltori della Valle di Suessola che vantano una buona produzione di miele, che tra l’altro è una delle eccellenze agroalimentari del territorio, per chiedere più tutela e affinché la Comunità Europea venisse sollecitata a comprendere le serie difficoltà che il settore italiano sta incontrando nel dover competere con un prodotto di bassissima qualità, a prezzi stracciati, che si spaccia per miele, senza che sull’etichetta viene indicata la provenienza del prodotto.

Il nostro prodotto, dice Mimmo Piscitelli apicoltore di Santa Maria a Vico, è il migliore in assoluto ma non siamo in grado di sostenere una concorrenza sleale di questa portata. La nostra protesta vuole sensibilizzare la politica e le istituzioni affinché si avvii la procedura antidumping in Europa contro il miele cinese. Il nostro settore è al collasso, non può tenere testa a uno scenario di mercato con una concorrenza dall’estero sleale per prezzi e per qualità. Il miele che viene dall’estero, in particolare quello dalla Cina, è alterato dalla presenza di sciroppi di zucchero ricavati dal riso, dal grano o dalla barbabietola da zucchero che aumentano la quantità e fanno abbassare il prezzo. In tal modo il miele aumenta di volume ed è adulterato. Invece il miele deve essere puro come il nostro. La frode alimentare è un crimine e se ne deve parlare apertamente soprattutto per garantire che i cittadini sappiano cosa contiene il cibo che mangiano. Chiediamo ai nostri politici che vadano a Bruxelles a fare questa battaglia per la sopravvivenza di oltre 75mila apicoltori nazionali. Attendiamo risposte chiare e celeri.”