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Costringe figlio a spacciare e poi lo picchia perchè solidarizza con madre: è in cella

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Nel pomeriggio del 14 febbraio 2024 i Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Santa Maria C.V. su conforme richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di un pregiudicato quarantenne, Giuseppe Pimpinella, indagato per la commissione dei reati di spaccio di sostanze stupefacenti, violenza o minaccia per costringere a commettere un reato e lesioni personali aggravate.

Il citato provvedimento cautelare riflette gli esiti di una serrata attività investigativa coordinata da questa Procura della Repubblica e svolta, dal mese di giugno 2022 al mese di febbraio 2023, dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Santa Maria Capua Vetere e ha censito plurime cessioni di sostanze stupefacenti, del tipo cocaina e hashish, commesse dal predetto nei pressi della propria abitazione a Santa Maria Capua Vetere.

L’indagine ha consentito, altresì, di accertare (in una fase meramente investigativa e in assenza di contradditorio) come l’indagato avesse usato violenza psicologica nei confronti di proprio figlio, all’epoca dei fatti minorenne, al fine di costringerlo a spacciare droga per suo conto, nonché che gli avesse cagionato lesioni personali allorquando questi aveva manifestato condivisione nei confronti della scelta della madre di “collaborare” con l’autorità giudiziaria.

Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e l’odierno indagato è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva e che la misura cautelare è stata adottata senza il contraddittorio che avverrà innanzi al Giudice che potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo all’indagato.