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Ucciso dopo furto alla sala scommesse, colpo di scena: nessun colpevole

Mondragone. Non ci sono colpevoli per il delitto di Giovanni Invito, ucciso a Mondragone nel 2007. La Corte di Assise ha mandato assolti ieri i due gli imputati Mario Camasso e Michele Degli Schiavi. Un verdetto a sorpresa anche perchè nell’ultima udienza il collaboratore di giustizia Donato Pagliuca che, in base a delle confidenze ricevute in carcere, evidenziò elementi importanti in merito al delitto.

Pagliuca ha fatto riferito a Palumbo e Pollio come persone coinvolte nell’assassinio, almeno stando alla confidenza ricevuta in cella. Secondo il pentito, inoltre, Invito non doveva essere ucciso ma solo gambizzato per dargli una lezione: faceva parte di una banda dedita ai furti. A costargli la vita sarebbe stato un raid in una sala scommesse di un uomo vicino alla criminalità organizzata mondragonese. Il pestaggio subito non bastava per il clan, che decise di passare al piombo, purtroppo con esito tragico.

Mario Camasso e Michele Degli Schiavi sono stati indagati dei reati di omicidio e di detenzione e porto in luogo pubblico di arma in un procedimento avviato nel 2020 a seguito della riapertura delle indagini in precedenza condotte, tra il 2007 e il 2008, dalla DDA di Napoli e dalla Procura della Repubblica, in relazione all’omicidio commesso a Mondragone il 17 ottobre del 2007. Quel giorno due uomini a bordo di uno scooter raggiunsero Giovanni Invito a viale Duca degli Abruzzi verso le ore 23:00, esplodendo almeno 5 colpi di pistola al suo indirizzo, e ne cagionarono la morte. Un caso che 17 anni dopo il fatto di sangue resta ancora avvolto dal mistero.