Skip to main content

Figlio dell’ex clan fa il matto in discoteca per ingresso gratis e drink: “Torno e vi sparo”. Finisce in modo clamoroso

MARCIANISE. E’ finita con un’assoluzione per un capo di imputazione e una condanna a 2 anni la clamorosa la vicenda relativa alla notte di follia dell’allora 23nne Francesco Buanno, cognome pesante nelle dinamiche criminali marcianisane, anche se per l’imputato non c’è mai stato alcun collegamento con quel mondo.

Buanno, oggi 38enne, è il figlio di un uomo, considerato in passato vicino al clan Belforte, ma deceduto poi negli anni scorsi da libero dopo aver pagato il suo debito con la giustizia. Per due dei suoi figli ci sono stati problemi con la giustizia ma mai legati al mondo della camorra.

Il primo a cadere nelle maglie della giustizia fu proprio Francesco Buanno per una folle serata nel 2008 in una nota discoteca di Caserta.

“Torno con le pistole”

Secondo l’ipotesi accusatoria Buanno avrebbe minacciato il titolare della nota discoteca perchè voleva entrare con altri amici senza pagare il biglietto di ingresso. “Veniamo più tardi, vi faremo tremare con le pistole” sarebbero state le frasi proferite dall’imputato.

In realtà dall’indagine è emerso che lui ed un amico sono entrati nel locale anche se sprovvisti del biglietto proprio per non minare la tranquillità della serata. Il problema si sarebbe però presentato quando ai due sarebbero stati chiesti i soldi per la consumazione al banco, un drink bevuto poco prima. In quel caso avrebbero minacciato di rompere la testa ai presenti, facendo scattare l’intervento della sicurezza che li allontanò.

Le auto danneggiate

Non contenti, i due avrebbero danneggiato con calci e pugni la carrozzeria delle auto in sosta nel parcheggio. Una versione apparsa diversa da quella che riferiva la minaccia dell’uso delle pistole in caso di mancato ingresso che avrebbe configurato addirittura il reato di tentata estorsione. I ragazzi sarebbero invece entrati nel locale, facendo dunque venire meno la minaccia.

Proprio su questo ha giocato la difesa, rappresentata dall’avvocato Pasquale Delisati, dopo la prima sentenza sfavorevole all’imputato emessa dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Delisati, subentrato dopo il primo grado di giustizia, ha presentato ricorso ottenendo la riforma della sentenza alla quinta sezione della Corte di Appello di Napoli e dunque l’assoluzione di Buanno. In primo grado era stato condannato ad una pena dei 2 anni di reclusione e 500 euro di multa rimediati con questo nuovo giudizio.