Skip to main content

Prof ucciso e carbonizzato per 10mila euro: i video e il prestito in sospeso

Cellole. Svolta nell’indagine sull’uccisione del 58enne docente Pietro Caprio. I carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca hanno fermato un uomo della zona accusato di omicidio e distruzione di cadavere: si tratta di Angelo G., residente nell’abitazione di Baia Domizia, sottoposta a perquisizione dalle forze dell’ordine.

L’indagato è un operaio di 84 anni ormai in pensione. L’uomo ha negato il coinvolgimento nel delitto dell’insegnante di educazione fisica ma a incastrarlo sono stati i filmati delle telecamere del Comune di Cellole installate nella zona di Baia Domizia.

Gli occhi elettronici hanno ripreso infatti la Fiat Palio dell’uomo che usciva dall’area adiacente a via Pietra Bianche, dove è stato trovato il cadavere carbonizzato di Caprio all’interno della Dacia Duster intestata alla madre. Alla base dell’omicidio potrebbero esserci motivi economici, visto che – secondo quanto emerso – il docente avrebbe prestato una cifra cospicua (si parla di 10mila euro) al fermato. Il docente sarebbe stato prima ucciso a colpi di arma da fuoco e poi sarebbe stato bruciato all’interno della sua auto.

Nella foto la vittima Pietro Caprio