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Tra le 7 artiste campane alla rassegna d’arte in Messico ci sarà “Gelsomina Ferrara”

Sparanise. Sono colleghe, sono campane, sono flegree ma, sono soprattutto amiche le sette artiste che esporranno le loro opere alla rassegna d’arte internazionale “El Buzon de la Calaca” nel museo della Filatelia ad Oaxaca in Messico. Stiamo parlando di: Gelsomina Ferrara, Flora D’Angelo, Antonella Maione, Claudia Spasiano, Carmen Colonna, Rossella Mastalia e Tiziana Alimonti. L’inaugurazione della mostra ci sarà venerdì 27 ottobre 2023.

Ma soffermiamoci sulla figura e sull’arte di Gelsomina Ferrara che sta facendo conoscere Sparanise, piccola cittadina in provincia di Caserta, in varie città del mondo
Nel cuore dell’omonimo stato e circondato da una lussureggiante vegetazione tropicale e dalle alte montagne della Sierra Madre meridionale, Oaxaca è una delle città più belle del Messico
Mostrando un attraente mix di elementi sia indiani che spagnoli, questo sito patrimonio mondiale dell’Unesco, offre tante opportunità artistico culturali. Oaxaca, è caratterizzata da una grande diversità di culture che si amalgamano in modo unico e il museo della Filatelia (MUFI) ne è la dimostrazione. Il museo oltre ad ospitare la più importante raccolta di francobolli provenienti da tutto il mondo è un centro culturale aperto a diverse manifestazioni artistiche.
Questo luogo tanto suggestivo ed importante sarà lo scenario che ospiterà centinaia di opere di artisti provenienti da ogni parte del mondo e tra queste, anche quella di Gelsomina Ferrara.
L’artista nel realizzare l’opera si rifà alla cultura folkloristica messicana legata al “dia de los muertos” una festa che ha origini azteche e che è stata proclamata dall’Unesco patrimonio culturale immateriale dell’umanità nel 2003.

La cultura messicana immagina il regno dei morti come un mondo allegro e colorato, pieno di vitalità e di gioia. Trasformare la morte in un momento felice è un’idea geniale e profonda. Non è l’Ade dei classici, triste e grigio, ma nemmeno il paradiso, serio e solenne: è un aldilà dove i morti si divertono. L’ artista rappresenta un volto di una donna dai tratti mediterranei e dalla folta chioma scura che si trasfigura in un teschio decorato, sul braccio l’artista rappresenta un tatuaggio in stile messicano con la scritta: “ SI NADA NOS SALVA DE LA MUERTE AL MENOS QUE EL AMOR NOS SALVE DE LA VIDA” che rimanda al titolo dell’opera. Il tutto è avvolto da rose che rappresentano l’amore. Il contrasto tra il volto vivo e plastico con il teschio bianco e arido è potentissimo e sta ad esaltare il senso della vita.

L’artista afferma :“La nostra vita prende un valore incredibile quando la mettiamo davanti alla morte, il tempo vitale diventa un bene raro, contato, prezioso. L’amore dev’essere un elemento fondamentale per dare un senso alla propria esistenza. E, il volto, il teschio e le rose insieme, raccontano proprio questo”

 

L’opera di Gelsomina Ferrara