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Spaccio nella valle: il momento chiave per il casaro Martone e i suoi compari

San Felice a Cancello. Momento chiave per i casari di Talanico, in particolare per Cesare Martone dopo gli arresti del maggio 2022 per spaccio di droga.

Dopo la sentenza di primo grado dello scorso 3 aprile, domani comincia il processo di appello per il mastro casaro ed i suoi compari condannati in primo grado.

Si andrà a Napoli alla Corte di appello, IV sezione collegio B.

L’udienza è fissata 9 e 30, questi i nomi: Giorgio Affinita 28enne della frazione Talanico,

Salvatore Quartara 41enne di via Circumvallazione libero, il mastro casaro Cesare Martone 46enne di Talanico, sottoposto ai domiciliari, Michele Gilles Papa 40enne di Santa Maria a Vico sottoposto ai domiciliari in Italia centrale.

Non ha presentato appello invece Angelo Biagio Carfora, un altro coinvolto su più fronti.

Queste le condanne inflitte in primo grado

 

  • Cesare Martone 45 anni di Talanico,  CONDANNATO AD ANNI 10 E MESI 4, interdizione perpetua dai pubblici uffici
  • Biagio Angelo Carfora 51 anni di Arienzo, CONDANNATO AD ANNI 4 E MESI 8
  • Michele Gilles Papa 39enne di Santa Maria a Vico, CONDANNATO AD ANNI 5 MESI 1

(solo i suddetti sono ai domiciliari)

  • Salvatore Quartara 41enne di San Felice via Circumvallazione, CONDANNATO AD ANNI 3 MESI 1
  • Giorgio Affinita 27enne di San Felice via San Pietro, CONDANNATO AD ANNI 1 MESI 5 e 1400 euro di multa

Nel collegio difensivo Giuseppina Di Nuzzo, Clemente Crisci, Davide Pascarella.

Le difese sperano di ottenere un sensibile sconto sulle condanne in primo grado e sono pronto a dare battaglia, dopo che è stato riconosciuto  il 74 comma 6 ovvero associazione di lieve entità.

Il Cesarione voleva mettersi a fare il broker della coca, ma prima mirava a farsi 10 mila euro: “Se in 3 mesi riesco a guadagnare 10 mila euro mi devo togliere di mezzo (dallo spaccio), mi compro il telefono, 20 euro con la scheda che tengo a casa, alla faccia di chi mi vuole male”.

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