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Genietto delle truffe ripulisce tutti con selfie e trucchetti: giudice lo manda (solo) a lavorare..

 

MARCIANISE. Gli è bastato un selfie per aprire un conto corrente. Un trucchetto da mago per fare acquisti online con le carte di credito di altri. Una foto di un iPhone X per piazzare un affare. A 16 anni il maghetto delle truffe di Marcianise aveva in tasca già migliaia di euro dovuti a truffe telematiche messe a segno nella sua città e non solo.

Tra le vittime c’è anche una donna di Barletta che versò 700 euro come acconto per lo smartphone dei sogni, mai arrivato. Tra il 2017 e il 2018 il genietto del male aveva accumulato un bel gruzzoletto, ma anche una sfilza di precedenti per i reati di truffa, frode informatica, accesso abusivo a sistemi informatici e sostituzione di persone.

Un curriculum che ad A.R., ora 21enne, residente a Marcianise, era costato l’apertura di ben tre procedimenti penali presso il tribunale dei minori di Napoli, competente alla luce della tenera età nella quale aveva compiuto i reati. Per sua fortuna e soprattutto per la capacità del suo legale non farà però nemmeno un giorno di cella.

L’avvocato Pasquale Delisati, dopo aver riunito i tre processi in un unico maxi procedimento, è riuscito ad ottenere l’affidamento alla messa in prova che fa estinguere il reato. In pratica A.R. nè uscirà pulito senza andare in carcere, semplicemente lavorando.

A giudicare dalle sue imprese gli è andata bene. Tra le accuse, oltre al famoso Iphone X fasullo, anche l’acquisto su siti internazionali di e-commerce con carte di credito altrui e l’apertura di un conto con un selfie. Il maghetto delle truffe ora però è pronto a cambiare vita.

Come difendersi

Confidando nella sua conversione del genietto, è bene ricordare che i truffatori non mancano ed è opportuno difendersi con tutti i mezzi a disposizione.

Molte autorità in materia di sicurezza stilano periodicamente report di consigli pratici per evitare di incappare in questi tranelli. Tra i principali consigli reperibili in rete ne ricordiamo i dieci migliori: z Assicurarsi della effettiva validità del sito e assicurarsi che la comunicazione sia quantomeno criptata attraverso l’utilizzo del protocollo secure HTTP (SHTTP).

– Custodire con cura i dati personali, allo stesso modo nel quale si custodisce il pin della carta bancomat classico ad esempio.

– Non rispondere alle mail che richiedono dati personali, soprattutto se di dubbia provenienza, con mittenti generici, che non contengono date di scadenza, scritte in un linguaggio scorretto.

– Nel caso di dubbio di frode bancaria, prima di qualsiasi operazione contattare via call center o personalmente la banca.

– Controllare periodicamente il proprio conto bancario, soprattutto in seguito a transazioni on-line.

– Utilizzare password diverse per ogni sito ad alto rischio (vademecum sulla costituzione di password robuste, che non sono oggetto di questo articolo, sono disponibili in rete).

– Non cliccare su link presenti nelle mail sospette, né scaricare ed eseguire file allegati;

– Aggiornare periodicamente le proprie applicazioni che accedono ad internet con particolare attenzione agli aggiornamenti sulla sicurezza e sulla risoluzione dei bug (bugfix).

– Diffidare se il sito cambia la modalità di interazione con l’utente, ad esempio se si presentano improvvisamente finestre pop-up che richiedono in modo diverse dal solito dati personali.

– Chiedere l’immediata eliminazione dei propri dati sensibili all’azienda con la quale abbiamo terminato una transazione. Purtroppo, nonostante l’aiuto di regole ben precise e di programmi implementati ad hoc per queste circostanze, molti utenti ancora si lasciano ingannare da siti truffaldini.

Per quanto riguarda le frodi riguardanti le carte di credito attualmente diverse banche stanno intraprendendo campagne assicurative atte a risarcire, anche parzialmente, il malcapitato caduto nelle trappole sopra descritte. In ogni caso, la polizia postale sul proprio sito raccoglie le denunce degli utenti ingannati.