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Il gruppo di minoranza invita Di Matteo a dimettersi: Sulla festa sei stato sconfessato

Macerata Campania. Il gruppo consiliare di minoranza, Impegno Comune, invita l’assessore delegato alla festa di Sant’Antuono, Andrea Cardone Di Matteo a dimettersi.

Questa nota di Antonietta Nacca e company:

“Il regolamento non si cambia”…..

“I carri non escono” Affermava qualcuno.

Tra polemiche sterili, scontri social e lettere protocollate, fortunatamente la festa si è svolta, il resoconto lo lasciamo ai cittadini, noi rileviamo la solita incapacità di “gestione politica”.

Ringraziamo la maggioranza che in consiglio comunale ha bocciato la nostra richiesta, ma nei fatti l’ha sposata in pieno e quindi: “GRAZIE per la vostra INCOERENZA”.

Non il BUON SENSO ma la costrizione ad accettare determinate condizioni prima rigettate con la forza e poi subite, hanno indotto il sindaco a FARE MARCIA INDIETRO, risolvendo personalmente a “modo suo la cosa”, sostituendosi e mortificando l’assessore alla festa di Sant’Antuono (non pervenuto), bocciando di fatto la sua linea e sconfessando la tesi della sua stessa maggioranza difesa in consiglio.

Lo stesso assessore e l’intera amministrazione (fatto salvo il sindaco), non sono stati neppure nominati nei ringraziamenti dei carristi durante la festa. Normale sarebbe la RINUNCIA e la RESTITUZIONE della delega dell’assessore dopo quanto accaduto, ma non sarà sicuramente così.

Come sta facendo Papa Francesco “vero politico” in un immenso vuoto, anche a Macerata Campania la “Chiesa” è dovuta intervenire dando una bella lezione a chi gestisce la cosa pubblica o si spaccia per tale.

Cioffi il furbo

Fin qui le parole della minoranza, in una vicenda nella quale il sindaco Stefano Cioffi si è salvato in zona Cesarini, quindi sul campo di battaglia, si è messo finanche a fare l’ausiliare del traffico spostando le transenne. Invece sembra davvero precipitata la posizione di Andrea Di Matteo, in effetti per quanto è accaduto le dimissioni da quella delega ci stanno tutte. Che la delega sia gestita ad interim dal Cioffi, sperando che quest’anno sia stato l’ultimo tra beghe e contrapposizioni inutili.