CASAL DI PRINCIPE. Altro ergastolo definitivo per il boss Francesco Schiavone Sandokan. La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha respinto l’istanza presentata contro la sentenza della Corte di Appello che aveva inflitto il massimo della pena per l’uccisione di Michele Fontana.
Schiavone era stato incredibilmente assolto in primo grado, ma poi in Appello lo scenario era stato ribaltato. Ora il verdetto è diventato definitivo. L’omicidio si inserisce nella guerra di camorra contro il gruppo di Antonio Bardellino. Schiavone è stato accusato di essere il mandante dell’omicidio di Michele Fontana avvenuto il 7 aprile del 1992 a Falciano del Massico. Nel corso di una riunione il boss casalese avrebbe ordinato l’uccisione di Fontana, cognato di Antonio Salzillo, quest’ultimo nipote di Bardellino.
La vittima, quel giorno da Casapesenna, stava raggiungendo la sua cava di Falciano del Massico. Fu avvicinato da due persone a bordo di una Alfa 164 e ucciso, mentre l’auto fu distrutta dalle fiamme