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Il ras Piscitelli ha trascinato tutti nel baratro: il figlio Antonio in carcere sta reagendo nel modo giusto

San Felice a Cancello. Lo abbiamo detto ieri, la volontà della DDA è di mettere un punto sui Cervinari della fazione di Filippo Piscitelli, per lui, per il figlio Antonio e per l’ex moglie Elena Rivetti sono stati chiesti 20 anni di carcere, 15 per l’ex compagna Patrizia Di Palma.

Il ras ‘sciupafemmine’ sta trascinando nel baratro tutta la sua famiglia (anche le figlie Michela e Costanza), da quando fu scarcerato nella primavera del 2019 ne ha combinate di tutti i colori, neanche il tempo di uscire dal penitenziario, si era già preparato il terreno grazie alle telefonate con il parentado. Il primo grande errore, perché da quella linea diretta col figlio Antonio è partita questa indagine epocale del nucleo operativo dei carabinieri di Caserta. Sono loro oggi che meritano la standing ovation, perché hanno lavorato tra mille difficoltà e sono riusciti a stanare l’organizzazione. La loro azione, il loro operato entra a pieno titolo nella storia di questo territorio.

In carcere padre e figlio sono assieme e da quanto abbiamo appreso proprio Antonio ’94, il delfino, sta tenendo un comportamento impeccabile con il pensiero tutto rivolto ai figli piccoli e alla moglie. Questo atteggiamento del 28enne cervinaro rappresenta davvero una bella notizia, e forse nell’ambito del singolo procedimento la richiesta dei 20 anni sembra un po’ eccesiva.

Filippo da quando ha messo la testa fuori ha avuto sempre un uccellino chiaccherone sulla spalla, un po’ come la pubblicità del noto ex calciatore.

In generale qualsiasi cosa facesse, dietro di lui c’erano sempre i carabinieri, aveva la cimice nella Panda.

Telecamere piazzate tra la boscaglia del viale dove abita il ras e dove venivano i vari Morgillo, il nipote ma anche tanti clienti, alcuni finanche dal Napoletano. Insomma Filippo a pochi mesi dalla scarcerazione si era piazzato benissimo, in una zona di confine.

La droga la nascondeva sotto terra nel viale, faceva tutto lui, compresa la distribuzione dei pacchetti. Insomma un’indagine davvero imponente quella dei carabinieri, ma chiaramente il ras è stato anche abbastanza ingenuo, per questo, e anche per alcune scelte sugli spacciatori che hanno finito per inchiodarlo, alcuni erano pasticcioni e sono stati fondamentali per acquisire prove.

Tutte le foto dello smercio di droga fuori la casa di ‘o Cervinaro a Polvica

Questa solo una parte del materiale repertato dai militari, gli stavano addosso come le ‘sanguette’.