CASAL DI PRINCIPE. A 12 giorni dal maxi blitz contro i Bidognetti, la cosca rischia di perdere un elemento chiave. Vincenzo D’Angelo, marito di Teresa Bidognetti e quindi genero dello storico padrino Francesco Bidognetti detto “Cicciotto ‘e Mezzanotte”, sta per passare dalla parte dello Stato.
Secondo quanto lanciato stamattina da Cronache il 35enne avrebbe avviato il percorso per la collaborazione con la giustizia ed anche la stessa moglie Teresa avrebbe aderito al programma di protezione lasciando Casale. Vediamo chi è Vincenzo D’Angelo e che ruolo ha avuto nell’inchiesta, in attesa di ulteriori sviluppi su questa sorprendente scelta.
Il profilo di D’Angelo
Vincenzo D’Angelo é chiamato a rispondere del reato di partecipazione al clan come stretto collaboratore di Bidognetti Gianluca. Viene chiamato “Vincenzo” dagli interlocutori e che si fa spesso riferimento al suo rapporto di parentela con Bidognetti Francesco (suocero) e con Bidognetti Gianluca (cognato).
D’Angelo é infatti convivente con Bidognetti Teresa, sorella di Gianluca, ed in tale veste é autorizzato ai colloqui con i due familiari detenuti. I colloqui con Bidognetti Gianluca sono stati video registrati escludendo ogni dubbio sulla individuazione dell’indagato.
La mania dei telefoni e il soprannome di Biscottino
D’Angelo infatti teme di essere intercettato e quindi cambia continuamente le schede telefoniche. Al D’Angelo viene attribuito il soprannome “Biscottino” o “Biscotto”. La figura del D’Angelo é centrale nelle indagini perché la sua abitazione, che condivide con la moglie Bidognetti Teresa, é un po’ il centro di controllo delle entrate del clan. Si é gia visto con riguardo al tema delle onoranze funebri che le entrate, anche se consegnate a Paciotto, devono essere poi comunque affidate al D’Angelo che provvede al mantenimento dei familiari.
La raccolta degli incassi e gli stipendi
A seguito di contrasti le somme sono versate direttamente al cognato di Bidognetti Gianluca. D’Angelo non commette direttamente le estorsioni ma raccoglie gli incassi per conto del capo clan. Decisiva l’intercettazione tra i due coniugi nel corso della quale D’Angelo lamenta che una parte dei soldi sono trattenuti direttamente da “Giovanni” per “zia Emiliana”. Nel prosieguo, D’ Angelo riferisce il dialogo avuto con altro soggetto (non nominato) “non vai cercando a nessuno? … devi restare al posto tuo!…cosi si fa!…se dice qualcosa Walter … zio Papele li manda ad Orestino e Orestino li porta a Vincenzo il genero di Cicciotto … non dobbiamo chiamare a nessuno” e ribadisce “ha detto zi’ Papele non andate proprio da nessuno, per rispetto a vostro fratello…non dovete andare proprio da nessuno”.