CASTEL VOLTURNO. Ponte Lago Patria sì, Ponte Lago patria no.. è la terra di chi? Se lo stanno chiedendo, ormai da tempo, i cittadini delle province di Caserta e di Napoli. Un mistero che si infittisce se si pensa che l’infrastruttura collega Castel Volturno al giuglianese, località Lago Patria, sotto gli occhi di una provincia che viene tirata in ballo di tanto in tanto dal sindaco di Castel Volturno, Luigi Umberto Petrella, per presunte responsabilità.
Se la verità sta nel mezzo, l’Onorevole Nicola Grimaldi, ha cercato definire il mezzo quale sia. Il tentativo di mettere chiarezza a giugno del 2021, quando inviò una comunicazione al Dipartimento Area Tecnica Settore Viabilità – Servizio Manutenzione della Provincia di Caserta, tolse un protagonista dalla scena: alla richiesta di informazioni sui lavori di messa in sicurezza del Ponte Canale d’Acqua Lago Patria, con Prot. 27172, il settore specifico comunicò “che lo stesso non è di competenza della Provincia di Caserta”. Un dato incontestabile. Allora chi risponde? Giugliano o Castel Voltuno? Quello che resta è un ponte chiuso illegittimamente dal sindaco Russo, non ancora riparato e con il rischio che quanto investito finora non sarebbe stato neppure dovuto, qualora si dovesse concretizzare l’ipotesi che la competenza risulti del comune di Giugliano in Campania.
“Si tratta, senza dubbio, di una delle note più dolenti del nostro territorio, sospesa tra burocrazia ed incompetenza – afferma Cesare Diana, presidente del comitato Città Domizia -. Non poter disporre del ponte come mezzo di collegamento tra Caserta e Napoli, sta creando non pochi disagi ad automobilisti e commercianti, questi ultimi in gran parte sfiduciati. D’altronde l’amministrazione Petrella ci ha abituato a sofferenze di questo tipo. Basti pensare alla strada Domiziana priva di collaudo finale. Ci viene da pensare che le rotonde, contro cui quotidianamente sbattono gli automobilisti, siano poste lì proprio per questa ragione. Sarà solo un’impressione? Bene, varrebbe lo stesso per gli oltre 10 mesi senza pubblica illuminazione, ripristinata in parte solo grazie al Jova Party e che forse (a maronn c’accumpagna) potrebbe rivedere la luce, ed è proprio il caso di dirlo, stando a qualche voce che corre in città.
L’impianto fognario è privo di manutenzione e non riesce a smaltire tutta l’acqua che copiosamente cade dal cielo, a causa di caditoie otturate da anni che inducono alla formazione di simpatici laghi. Vorremmo mica dare la colpa al sindaco Luigi Petrella che siede sulla sua poltrona da quasi ‘soli’ 4 anni? Certo che no, è solo colpa della mancata presenza dei vigili urbani, mica di incapacità amministrativa? Stiamo parlando delle stesse risorse che compaiono come elfi in un paese incantato nel periodo estivo per riempire le casse comunali con multe a iosa. L’esposto querela, sottoscritto con altre quattro associazioni, non vuole perseguitare, ovviamente, il Sindaco Petrella, bensì colpire l’inoperatività della sua azione amministrativa, a quasi 4 anni dalla sua Elezione e decine di assessori cambiati. Non ci resta che goderci uno dei luoghi più belli d’Italia e questo nessuno ce lo può negare. Sono certo – conclude – che, tra un anno circa, il tormento finirà..”.